Finanziamenti del PNRR, oltre un milione di euro per l'Orto botanico di Palermo
Chiusa la 'Zagara d'Autunno', la 23esima edizione ha registrato un'affluenza di 12.000 visitatori che hanno affollato gli stand di oltre sessanta tra vivaisti ed espositori da tutta Italia all'Orto Botanico di Palermo. Molte le curiosità da scoprire tra piante aromatiche, cactacee, bulbi e semi per terrazze e giardini, ma anche orchidee, agrumi, bouganville, melograni, liquirizia ed altre essenze aromatiche. "L'attenzione nei confronti dei grandi alberi e la cura della sostenibilità ambientale, per cui abbiamo creato un centro di studi specifico - ha detto il rettore dell'Università di Palermo, Massimo Midiri - è uno dei punti salienti dell'attività dell'Università e l'Orto botanico è di sicuro la punta di diamante per la conservazione della biodiversità vegetale, un luogo magico che accoglie chi arriva in città, su cui intendiamo continuare ad investire". Questa edizione della Zagara ha tracciato il ruolo degli orti botanici del futuro, in un convegno e una tavola rotonda cui hanno partecipato i sei direttori dei maggiori orti universitari italiani, alle prese con il già evidente cambiamento climatico in corso, oltre a problemi gestionali ed economici. "Dobbiamo passare dalla concezione ottocentesca degli orti dediti alla conservazione del patrimonio vegetale a una nuova funzione moderna - ha spiegato il direttore di Palermo, Rosario Schicchi -, che possa rispondere alle esigenze sociali, ambientali ed ecologiche delle nuove comunità. Riuscire a coniugare la ricerca, la funzione museale, con l'arricchimento delle collezioni botaniche, oltre che a garantirne la conservazione, monitorando i cambiamenti climatici nella vegetazione che sono già sotto i nostri occhi".
Il direttore del Sistema museale di Unipa, Paolo Inglese, anticipando il progetto di utilizzo dei nuovi fondi del Pnrr che vede l'Orto di Palermo tra i giardini storici beneficiari di finanziamento in Italia, ha spiegato come "un sistema integrato di fruizione e comunicazione sia riuscito nel 2021 a toccare i 150.000 visitatori, tetto che sarà forse superato nell' anno in corso". Una vera boccata d'ossigeno per l'Orto cittadino alle prese con le storiche carenze di personale specializzato per la cura e la complessa potatura delle piante monumentali, affidata a sole 5 unità e a personale stagionale. "Dai turisti e dagli eventi arriva nuova linfa economica da reinvestire nella ricerca e nella gestione - ha spiegato Inglese -, introiti provenienti soprattutto dalla presenza dei turisti, che in Orto raggiunge il 75 per cento nei picchi dei mesi primaverili ed estivi, ma anche grazie a eventi e concerti serali in estate, tutte fonti di finanziamento aggiuntive che ci hanno consentito nuova autonomia di gestione". "Il piano di finanziamento del Pnrr che ha assegnato all'Orto palermitano un milione di euro è stato anticipato nelle grandi linee - ha aggiunto - e andrà a finanziare la completa digitalizzazione dell'erbario mediterraneo conservato in via Lincoln, un nuovo sistema di accoglienza per i visitatori, nuova tabellazione per le collezioni botaniche, rinnovati sistemi di irrigazione, di smaltimento del residuo secco, oltre a molti altri interventi migliorativi alle fontane, ai sistemi di illuminazione, nonché la nuova pavimentazione del piazzale e dei viali e accesso ai disabili".