Catania, crolla il soffitto dell'ufficio di segreteria del Gip a Palazzo di giustizia
E’ crollato a Catania il soffitto di uno degli uffici della segreteria del giudice per le indagini preliminari. La scoperta è stata fatta stamane all’apertura del Palazzo di giustizia. Il crollo è avvenuto di notte al terzo piano del tribunale dopo la chiusura, quando nell’ufficio non c’era nessuno. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e sono stati avviati i controlli di sicurezza della struttura: secondo i primi accertamenti a causare il crollo sono state le infiltrazioni d’acqua provocate dal maltempo. “C’erano state delle piccole infiltrazioni dovute a perdite dell’impianto di condizionamento, ma tutto era stato aggiustato, la situazione era nella norma”, spiega l’ex presidente dei gip Nunzio Salpietro. “La stagione invernale con le sue piogge deve ancora arrivare e già facciamo i conti con strutture che non garantiscono più l’incolumità di chi lavora negli spazi pubblici. – dicono i segretari generali di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Pa, Concetta La Rosa, Danilo Sottile e Armando Algozzino -. Pensiamo che tutto questo non sia accettabile, che quanto accaduto non possa essere considerato solo un’amara sorpresa e che si sia già atteso troppo tempo prima che le istituzioni agissero concretamente. Chiediamo che venga fatta immediatamente una verifica complessiva dei locali e che ci vengano comunicate le soluzioni che s’intendono adottare affinché non si ripetano episodi simili”.
In riferimento al crollo del tetto della Cancelleria dell’Ufficio Gip del Tribunale di Catania avvenuto nella scorsa notte, l'Associazione nazionale magistrati esprime, ancora una volta, la massima preoccupazione e vivo allarme per le condizioni in cui versano gli uffici giudiziari catanesi e invoca che, con urgenza, siano compiute opere di manutenzione ordinaria e straordinaria per evitare tragedie che fortunatamente questa volta sono state solo sfiorate. Non è ammissibile, infatti, che in un edificio pubblico, e a maggior ragione in un Palazzo di Giustizia, dove devono trovare tutela i diritti di ciascuno, i lavoratori che ivi operano debbano temere per la propria incolumità. Non è altresì ammissibile che, a seguito di tali eventi, alcuni magistrati dell’ufficio non dispongano attualmente di un ufficio dove poter celebrare le udienze e non siano pertanto messi in condizione di adempiere ai propri doveri. La Giunta dell'Anm si riserva di adottare ogni iniziativa opportuna per evidenziare le condizioni in cui versano gli edifici giudiziari catanesi e vigilerà affinché siano compiuti tutti i passi necessari per garantire la sicurezza e l’incolumità di tutti i lavoratori che ivi operano".