Emergenza rifiuti a Modica, dalla società civile appello a Commissario e Prefetto
Sull’emergenza rifiuti e sullo scandalo del mancato ritiro dei rifiuti a Modica scendono in campo dieci associazioni i cui rappresentanti si sono riuniti per esaminare la grave situazione che si è determinata in tutto il territorio del Ragusano e, in particolare, a Modica. E’ stata, quindi, inviata una lettera al Commissario straordinario del Comune di Modica, Domenica Ficano, e al Prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri.
I rappresentanti delle Associazioni hanno messo l’accento sulle responsabilità storiche dei governi e delle classi dirigenti regionali e delle Amministrazioni locali che si sono susseguiti in Sicilia negli ultimi anni e che non si sono rivelati capaci di individuare e perseguire soluzioni strutturali e strategiche per il trattamento e la gestione dei rifiuti solidi urbani. E’ stato anche sottolineato il peso delle
responsabilità civiche e culturali delle popolazioni che si sono opposte sistematicamente all’individuazione di siti per il conferimento e il trattamento dei rifiuti nei propri territori di appartenenza, causando per questo anche un aumento vertiginoso dei costi di gestione del servizio e il grave rischio, più volte ripetuto e come quello in corso, dell’esaurimento della capienza e della conseguente chiusura, con ordinanza dell’autorità giudiziaria, delle poche discariche funzionanti nel territorio della Regione.
“La città di Modica – scrivono - sta vivendo una pesante situazione di emergenza e il mancato ritiro dei rifiuti dalle strade, oltre a creare un danno gravissimo al decoro e all’immagine della città e alle sue attività economiche e produttive, costituisce un serio pericolo igienico- sanitario, poiché i cumuli dei rifiuti, oltre ad emanare effluvi maleodoranti, sono diventati luoghi malsani, infestati da topi e da altri animali, determinando così condizioni di invivibilità e insostenibilità ambientale”.
Al Commissario del Comune di Modica e al Prefetto viene, quindi, chiesta l’adozione di misure urgenti per uscire dall’emergenza, individuando , di concerto con la Prefettura, una soluzione provvisoria e immediata per il conferimento dei rifiuti in un luogo in cui non siano nocivi alla salute dei cittadini e alla salubrità ambientale, nel rispetto della normativa in materia, come hanno fatto altri amministratori del territorio, ove non fosse possibile il loro conferimento in discariche autorizzate.
Le Associazioni si appellano, altresì, al senso di responsabilità e alla sensibilità civica dei cittadini affinché collaborino con le autorità comunali e con gli addetti al servizio di ritiro dei rifiuti, in primo luogo rispettando le regole della raccolta differenziata e poi interrompendo la pratica irresponsabile, diventata ormai consuetudine, di buttare disordinatamente rifiuti indifferenziati e anche differenziabili lungo le strade, producendo le pericolose discariche a cielo aperto e ricostituendole subito dopo, anche quando esse sono state rimosse e i luoghi bonificati, con dispendio di risorse finanziarie comunali.
La lettera è firmata dai rappresentati delle dieci associazioni:
Scuola Formazione politica e culturale Virgilio Failla (Giovanni Di Rosa)
Università Terza Età (Rinaldo Stracquadanio)
Movimento Difesa del Cittadino (Enrichetta Guerrieri)
Ingegni Cultura (Giovanni Mario Incatasciato)
Auser Modica (Astrid Ragusa)
Ipso Facto (Viola Candiano)
Associazione Culturale VIA (Sabrina Tavolacci)
Dialogo (Giovanni Savarino)
Le Mamme di Modica (Arianna Salemi)
Associazione Franco Ruta (Antonello Buscema)