Costo dell'energia, allarme della Cna di Vittoria: a rischio l'esistenza di microimprese
"La mancata sensibilità e la poca conoscenza del mondo produttivo locale, da parte di chi ha responsabilità politiche, rischiano di mandare in default il nostro sistema economico, in particolare quello dell'area Ipparina. Le microimprese sono già ora, e lo saranno ancora di più tra qualche settimana, sfibrate dall'aumento dei costi energetici. Un'impresa del comparto logistico, un settore strategico per la filiera dell'agroalimentare, nel 2021 spendeva, per il costo dell'energia 120mila euro all'anno. La stessa attività, solo per i mesi di luglio e agosto di quest'anno, si è vista recapitare bollette legate all'energia per un importo che supera le 70mila euro". E' quanto dichiara in una nota la Cna di Vittoria. "Le cartiere, che forniscono i nostri produttori di imballaggi - chiariscono dalla Cna di Vittoria - a seguito dell'aumento vertiginoso dei costi energetici, sono a rischio chiusura. Le nostre imprese di imballaggio, oltre ad avere difficoltà nel reperire la materia prima ed essendo esse stesse energivore, rischiano il default energetico. L'impennata del gas naturale rischia di coinvolgere già nelle prossime settimane anche i gas refrigeranti, cioè quelli usati per raffreddare sia i vagoni frigo dei tir, sia i magazzini a temperatura controllata dove momentaneamente viene conservata la nostra ortofrutta. I settori della ristorazione e del turismo stanno vivendo la stessa grave problematica. Manca poco più di un mese alla scadenza del voto sia per il rinnovo del Parlamento nazionale e regionale che per l'elezione del presidente della Regione e fino ad ora le imprese non hanno sentito una proposta che venga incontro a queste problematiche".