Missili russi su Odessa, Kiev: "Putin sputa così sull'Onu"
L'Ucraina accusa la Russia di aver lanciato quattro missili su Odessa colpendo anche il porto commerciale, cruciale per l'accordo sul grano firmato ieri a Istanbul. Secondo i media ucraini, i russi hanno usato missili da crociera del tipo Kalibr. "Due missili sono stati abbattuti dalle forze di difesa antiaeree, due hanno colpito le strutture infrastrutturali del porto", si legge nel messaggio di responsabili locali. Secondo il deputato Oleksiy Goncharenko, ci sono delle vittime. "Ancora una volta hanno mostrato quanto valgono gli accordi con loro", ha scritto. Con l'attacco missilistico su Odessa, Vladimir Putin ha "sputato in faccia" all'Onu e alla Turchia. Lo dichiara il ministero degli Esteri ucraino su Facebook, citato da Ukrainska Pravda. Nel caso in cui l'accordo sul grano dovesse fallire sarà della Russia "la piena responsabilità", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Oleg Nikolenko, citato da Ukrainska Pravda. Per il commissario Ue Paolo Gentiloni è una sfida all'Onu. "Ieri l'accordo sul grano. Oggi bombe russe su Odessa. Una sfida alle Nazioni unite e a ogni sforzo di negoziato", scrive Gentiloni su Twitter. "Ci sono volute meno di 24 ore perché la Federazione russa lanciasse un attacco missilistico al porto di Odessa per mettere in discussione gli accordi e le promesse fatte all'Onu e alla Turchia nel documento firmato ieri a Istanbul" sulle esportazioni in sicurezza del grano ucraino, scrive il portavoce del ministero degli Esteri, Oleg Nikolenko su Facebook. "Il missile russo è lo sputo di Vladimir Putin in faccia al segretario generale dell'Onu António Guterres e al presidente della Turchia Recep Erdogan, che hanno compiuto enormi sforzi per raggiungere un accordo, e ai quali l'Ucraina è grata", aggiunge Nikolenko. "L'Ucraina sottolinea la necessità di una rigorosa attuazione degli accordi sul ripristino dell'esportazione sicura di prodotti agricoli ucraini attraverso il Mar Nero da tre porti: Odessa, Chornomorsk e Yuzhnoye. Chiediamo alle Nazioni Unite e alla Turchia di garantire che la Russia rispetti i propri obblighi nel quadro del funzionamento sicuro del corridoio del grano. In caso di mancato rispetto degli accordi raggiunti - conclude -, la Russia si assumerà la piena responsabilità dell'aggravarsi della crisi alimentare mondiale".