Sirene antiaree a Kiev, missili su Odessa e grande incendio
Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa un attacco missilistico su Odessa con un bombardiere strategico Tu-95 dai cieli di i Stavropol, nella Russia sudoccidentale: lo riporta Unian. Un missile da crociera, ha reso noto il servizio stampa della Direzione del Servizio statale di emergenza della regione, ha colpito un magazzino della città provocando un "incendio su un'area di 1.000 metri quadrati". Le fiamme sono state domate questa mattina e non si segnalano feriti o vittime. L'attacco odierno segue quello di ieri sera sulla regione di Odessa, dove i russi hanno lanciato tre missili, uno dei quali è stato intercettato dalle forze ucraine. Neanche in questo caso si segnalano feriti o vittime. Le sirene anti-aeree hanno suonato questa mattina nella capitale ucraina Kiev, mentre Mosca intensifica i suoi recenti attacchi a lungo raggio contro le città del Paese che finora hanno ucciso almeno 34 persone. Lo riporta il Guardian. Dopo i bombardamenti su Vinnytsia che hanno provocato almeno 23 morti giovedì, ricorda il giornale, otto persone sono rimaste uccise in una serie di attacchi nella regione di Donetsk e ieri sera altre tre persone sono morte in un attacco a Dnipro. La Russia utilizza la più grande centrale nucleare d'Europa - quella di Zaporizhzhia, nell'Ucraina sudorientale - come base per lo stoccaggio di armi, tra cui "sistemi missilistici", e per bombardare le aree circostanti del Paese: lo ha detto ieri sera in un'intervista televisiva il responsabile dell'agenzia nucleare ucraina Energoatom, Pedro Kotin Situata sul fiume Dnipro, la centrale è sotto il controllo russo fin dalle prime settimane dell'invasione, sebbene sia ancora gestita da personale ucraino. La situazione nell'impianto di Zaporizhzhia, dove circa 500 soldati russi controllano l'impianto, è "estremamente tesa", ha aggiunto Kotin. "Gli occupanti -ha spiegato - portano lì i loro equipaggiamenti, compresi i sistemi missilistici, da cui già bombardano l'altra sponda del fiume Dnipro e il territorio di Nikopol". I russi "controllano fisicamente il perimetro (della centrale). Gli equipaggiamenti degli occupanti ed i loro camion con armi ed esplosivi rimangono nell'area della centrale nucleare di Zaporizhzhia", ha precisato, sottolineando che "la pressione sugli occupanti affinché lascino la centrale è insufficiente". D'altra parte, il governatore della regione orientale di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, ha detto che una persona è morta e altre tre sono rimaste ferite a causa di bombardamenti delle forze russe su aree residenziali della zona, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.