Palazzolo Acreide, basilica di San Paolo esclusa dai Fondi PNRR: scoppia la polemica
La Basilica di San Paolo a Palazzolo Acreide è stata esclusa dall’elenco relativo alla misura per la sicurezza sismica nei luoghi di culto e il restauro del patrimonio Fondo Edifici di Culto (FEC, misura 2.4) con risorse a valere sul PNRR. L’attenzione fino a questo momento sul prezioso bene culturale, patrimonio UNESCO dal 2002, è stata posta in primis dall’Arcidiocesi di Siracusa che insieme alla Parrocchia di San Nicolò di Palazzolo si è attivata per realizzare un progetto preliminare elaborato in maniera gratuita dall’architetto Alessandro Fiorentino e dall’ingegnere Francesco Tinè coadiuvati da una serie di professionisti dei vari settori interessati.
Progetto preliminare che è rimasto a disposizione dell’Arcidiocesi e grazie al quale è stato possibile redigere una scheda di ricognizione, scrupolosamente attenzionata ed inviata dall’Ufficio per i Beni Culturali e l’Edilizia di Culto dell’Arcidiocesi, che a seguito di un attento sopralluogo ha preso in carico la richiesta. In questa fase di ricognizione tra i quattro principali interventi segnalati era presente la Basilica di San Paolo che sarebbe dovuta essere inserita nel decreto Ministero della Cultura.
“E’ quantomeno curioso come esponenti politici provinciali presenti con i loro rappresentanti sia nel governo Nazionale che in quello Regionale nel campo dei beni culturali - afferma Tinè - si erigano a condottieri di una possibile riammissione quando si sarebbe potuto lavorare di concerto per l’inserimento nel finanziamento così come richiesto dall’Arcidiocesi di Siracusa. Il ringraziamento per il lavoro fin qui svolto va sicuramente all’Arcidiocesi che con il suo Ufficio per i Beni Culturali e l’interesse di Padre Gianluca Belfiore (nella foto insieme all'ingegnere Tinè) ha attenzionato il problema per tempo segnalandolo, con l’ausilio del Comitato e di Padre Gianni Tabacco, come terzo intervento necessario a livello provinciale. L’auspicio è che tutti insieme si possa arrivare ad una riammissione o ad una più attenta valutazione con le forze presenti nel governo centrale al Ministero e con la Soprintendenza di Siracusa per centrare l’obiettivo di una comunità, quella palazzolese, che non è più rimandabile viste le condizioni del prezioso bene culturale patrimonio UNESCO e per il quale in molti si sono spesi”.