Assalto a portavalori a Roma, ferita guarda giurata
Una azione militare in piena regola scattata poco prima delle otto di giovedì mattina a Roma. Un commando di almeno cinque uomini ha assaltato un portavalori in via Anteo, nella zona del Casilino a poca distanza da Torre Angela. Un blitz durato una manciata di secondi ma messo in atto da uomini esperti.
Una azione che ricorda episodi avvenuti in Puglia, soprattutto nella provincia foggiana, e compiuti spesso anche da stranieri, da criminalità di provenienza balcanica.
Un furgone ha imboccato via Anteo sbarrando la strada al mezzo blindato. In quel momento i tre vigilantes in servizio erano intenti a trasferire il denaro all'interno di un ufficio postale. In pochi istanti i banditi, tutti armati, sono passati all'azione riuscendo ad impossessarsi di 350 mila euro. Si è trattato di secondi concitati, i malviventi hanno cominciato a sparare, forse anche per garantirsi una via di fuga. Ad avere la peggio è stata una delle guardie giurate: un proiettile lo ha colpito, di striscio, ad un fianco. L'uomo, 49 anni, si è accasciato a terra. I componenti del commando, quindi, hanno lasciato il furgone in strada e sono saliti a bordo di una auto che avevano parcheggiato a poca distanza, segno che il colpo era stato preparato in ogni minimo dettaglio. I banditi, forse con i volti travisati da passamontagna, sono fuggiti a tutta velocità da via Anteo, nel quadrante sud-est di Roma. Una zona da cui è possibile raggiungere in pochi minuti anche il Grande Raccordo Anulare per allontanarsi dal perimetro della Capitale.
Le altre due guardie giurate, rimaste incolumi, sono riuscite ad allontanarsi dalla zona della rapina per rifugiarsi con il mezzo blindato in un garage poco distante. Il collega ferito è stato trasportato al Policlinico Casilino ma le sue condizioni non sono gravi. Immediata è scattata la caccia ai banditi. Gli uomini della polizia Scientifica hanno proceduto con i rilievi sperando di individuare nella zona dell'agguato tracce utili ad identificare gli autori della maxirapina. Nelle indagini coinvolti anche gli agenti della Squadra Mobile. Per le ricerche è stato utilizzato anche un elicottero per cercare di individuare l'auto con a bordo i banditi. Risposte potrebbero arrivare anche dall'analisi delle telecamere presenti in zona che potrebbero avere immortalato gli autori della rapina. Su quanto è avvenuto è intervenuta l'Associazione guardie particolari giurate. "Notiamo ogni giorno come la macelleria sociale delle guardie giurate continui non avendo ricevuto tutele giuridiche ed economiche - commenta Giuseppe Alviti - solo per fortuna non è ci è scappato il morto ma se le istituzioni non intervengono saranno complici della drammatica situazione".