Disagi al Parco Archeologico della Neapolis a Siracusa, la protesta di Confguide
Il presidente di Confguide Siracusa, Fausto Migneco, in una nota, lamenta disagi per il personale e per i visitatori nella fruizione del Parco della Neapolis.
"I professionisti aderenti a Confguide - afferma il documento - hanno più volte riscontrato difficoltà ad accedere ai servizi del Parco Archeologico della Neapolis, a Siracusa, di cui Aditus srl è concessionario, e a conoscerne gli eventi in programma. Sono recenti gli episodi di chiusura e mal funzionamento dei tornelli di ingresso all'area dell'Anfiteatro Romano che ci hanno costretti a chiedere assistenza al personale della biglietteria, non essendo leggibile il QRCode del ticket cumulativo regolarmente acquistato per il gruppo di visitatori accompagnati. Il personale, insufficiente per il numero di presenze che la stagione turistica sta registrando, ha insistito nel trasferire informazioni non corrette, chiedendo al gruppo scolastico di cambiare percorso per accedere alla zona archeologica, né tantomeno segnalate in alcun modo, a riprova dell'infondatezza dell'informazione. Tutto ciò ha generato malcontento negli utenti e ha incrinato ulteriormente la serena comunicazione tra le guide ed i gestori del Parco.
A questi disservizi, aggiungo la mancata comunicazione dell'aumento del prezzo del biglietto di ingresso in occasione della mostra "Argentovivo" di cui non è stata data alcuna comunicazione preventiva né a noi di Confguide né alle altre Associazioni del territorio, causando un danno alle agenzie e ai clienti con cui collaboriamo e lavoriamo, che già da tempo pianificano i costi di viaggio a Siracusa e si ritrovano a dover gestire la problematica della raccolta delle differenze di quota all'ultimo minuto.
Aggiungo, inoltre, che alla pagina https://aditusculture.com/mostre risulta che l'ingresso alla suddetta mostra è "compreso nel biglietto del parco archeologico": informazione non rispondente al vero!
Durante i precedenti tentativi di collaborazione si era giunti alla conclusione condivisa di rendere Confguide un partner di Aditus per la promozione del patrimonio del nostro straordinario territorio. A distanza di oltre un anno invece, a malincuore, appuriamo una chiusura che non riusciamo a comprendere e a giustificare, se non attraverso una palese difficoltà di gestione delle attività di comunicazione da parte di Aditus.
Chiediamo solo di poter svolgere al meglio il nostro lavoro e rimaniamo aperti ad ogni forma di collaborazione affinché gli spiacevoli inconvenienti insorti rimangano solo il ricordo di una incresciosa momentanea incomprensione".