Maxi blitz antidroga nel Casertano: 31 in carcere, 8 donne indagate
Trentuno persone finite in carcere e sei ai domiciliari oltre ad un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: è il bilancio dell'indagine antidroga della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che ha portato al maxi-blitz da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta tra le province di Caserta, Napoli e Benevento.
È stata smantellata un'organizzazione criminale capeggiata da esponenti di vertice del clan camorristico Massaro, operante nei comuni della parte est del Casertano come San Felice a Cancello e Santa Maria a Vico, la cosiddetta Valle di Suessuola al confine con il beneventano.
I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del tribunale di Napoli su richiesta della Dda. In carcere è finito il 52enne Filippo Piscitelli, fratello del boss Raffaele; con Piscitelli sono state arrestate anche due delle sue ex mogli (si è sposato tre volte), in tutto sono otto le donne indagate che spacciavano anche davanti ai figli. Dall'inchiesta è emerso come il gruppo, contando sul legame con la camorra, fosse riuscito a gestire in modo egemone il traffico di stupefacenti nella Valle di Suessuola, creando un business tra i più floridi del Casertano.
Ogni piazza di spaccio veniva gestita da un referente dei capi, che doveva rifornirsi di droga usando i canali indicati dal vertice dell'associazione, in particolare basi situate nei comuni napoletani di Marano e San Giorgio a Cremano. Se il responsabile di qualche piazza faceva credito e non riusciva a recuperarlo, i creditori venivano puniti. Sono stati documentati violenti pestaggi, atti incendiari e minacce armate. Dalle indagini è emersa anche l'esistenza di una rete telefonica costituita da cellulari "dedicati", che consentiva le comunicazioni tra alcuni indagati e i loro familiari ristretti in strutture carcerarie.
Nel corso delle indagini sono stati arrestati in flagranza otto spacciatori e sono stati sequestrati 200 grammi di hashish, 350 di cocaina, una pistola beretta calibro 7,65 nonché sono stati segnalati alle Prefetture numerosissimi assuntori di stupefacente.