Trasferimento fraudolento di beni, 3 persone indagate a Catania
Trasferimento fraudolento di beni e turbata libertà dell'industria e del commercio. Sono i reati contestati a tre persone raggiunte da misure cautelari, nell'ambito di un'inchiesta della polizia di Stato di Catania. I provvedimenti, disposti dal gip del Tribunale etneo, hanno riguardato Vincenzo Allegra, Giovanni di Feo e Giuseppe Sberna, quest'ultimo finito agli arresti domiciliari. Nei confronti degli altri indagati è scattata la sospensione dell'esercizio dell'impresa in qualunque veste e ruolo per la durata di un anno. Inoltre, il gip ha disposto il sequestro della totalità delle quote e dell'intero compendio aziendale della "C.S. Police".
Secondo l'accusa Sberna, amministratore di fatto della società "Istituto di Vigilanza la Sicurezza Italia", operante nel settore della vigilanza privata, dopo avere subito la revoca della licenza all'esercizio dell'attività e la dichiarazione di fallimento disposta con sentenza dal Tribunale di Caltagirone, per proseguire illegalmente l'esercizio dell'attività a lui preclusa, avrebbe acquisito la titolarità di fatto della "C.S. Police", intestando le quote agli altri indagati, facendo sì che la società neo-costituita continuasse ad operare nel settore della vigilanza privata.
La totalità delle quote e l'intero compendio aziendale, il cui valore commerciale viene stimato dagli investigatori in circa 2 milioni di euro, sono stati affidati alla custodia di un amministratore giudiziario, nominato dal gip del Tribunale.