Elezioni in Sicilia, tavolo del Centro destra a Roma: accelerazione di Berlusconi
Torna sul tavolo nazionale del centrodestra il confronto sui candidati in Sicilia per le amministrative anche per superare le difficoltà dei dirigenti siciliani a trovare una sintesi - soprattutto a Palermo dove ci sono 4 candidati e un quinto in attesa - e per il timing che impone scelte in tempi rapidi (si vota il 12 giugno) se si vuole ritrovare l'unità.
Secondo diverse fonti della coalizione, il tavolo potrebbe riunirsi domani a Roma ai massimi livelli; rispetto all'ultima riunione che si è tenuta negli uffici della Lega in Senato senza FdI e solo sul dossier Sicilia, adesso il voto nell'Isola rientrerebbe nella partita complessiva nazionale e questa volta con l'obiettivo di riunione tutti i partiti per cercare di sanare i rapporti con FdI.
Per la Sicilia si tratterebbe di chiudere una intesa complessiva, ma su questo punto le versioni che si raccolgono negli ambienti della coalizione sono al momento due. Il nodo sarebbe quello delle regionali e del "Musumeci-bis. Secondo il primo scenario, al tavolo nazionale si tenterebbe di chiudere l'accordo soltanto sulle amministrative rinviando a una fase successiva la decisione sul candidato governatore e in questo questo caso i falchi del centrodestra non danno alcuna chance a Musumeci; nel secondo scenario, invece, l'intesa sulle comunali servirebbe proprio a spianare la strada al governatore per il secondo mandato. Spetta ai leader di Lega, FdI e Forza Italia sciogliere questi nodi. La deadline sarebbe stata fissata in 48 ore. A dare un'accelerazione sarebbe stato Silvio Berlusconi, che ai suoi avrebbe suggerito di chiudere intanto l'accordo su Palermo e di occuparsi di regionali in una secondo momento. Anche la Lega sarebbe di quest'avviso, così come gli autonomisti e l'Udc. Ma c'è anche chi sostiene che i nodi sarebbero ormai talmente ingarbugliati che alla fine il centrodestra a Palermo potrebbe presentarsi alle urne spaccato. Al momento i candidati già in campo sono: Francesco Scoma per Prima l'Italia-Lega, Carolina Varchi per FdI, Roberto Lagalla per Udc, Totò Lentini per Mna-autonomisti e più defilato Francesco Cascio (Fi) in attesa di capire le scelte del partito e della coalizione.