Messina, infermiera lavorò 5 giorni nel 2020 ed è promossa: esposto dei sindacati
Nel 2020, in piena pandemia da covid, l'infermiera avrebbe lavorato solo 5 giorni, perchè in distacco sindacale a Messina, ma nonostante ciò è stata promossa ottenendo un aumento dello stipendio a partire dal gennaio 2021 e ora percepirà quindi gli arretrati. Sono insorti i sindacati Uil, Cgil e Fials - che però non fanno pubblicamente il nome dell'interessata - pressati anche dai tanti colleghi della donna che invece nel 2020 hanno lavorato.
Sulla vicenda Pippo Calapai (Uil-Fpl), Antonio Trino (Cgil-Fp) e Domenico La Rocca (Fials), hanno fatto un esposto all'assessorato regionale alla Salute chiedendo una indagine ispettiva nell'Asp: come mai - si chiedono - l'infermiera ha lavorato solo cinque giorni ottenendo, però, una valutazione positiva che gli è valsa la progressione economica orizzontale? La Peo, scrivono, viene riconosciuta ai lavoratori del pubblico impiego "attraverso criteri di meritocrazia, legati alla effettiva presenza sul lavoro ed alla valutazione positiva da parte del dirigente responsabile del servizio, che attesta che il lavoratore ha partecipato al raggiungimento della performance nella propria unità operativa". Per i sindacalisti "appare veramente singolare che una sindacalista, che riveste funzioni apicali, in un noto sindacato confederale, con soli 5 giorni di presenza effettiva nell'anno 2020, presso il Poliambulatorio di Villafranca Tirrena dell'Asp di Messina, abbia ottenuto inspiegabilmente una valutazione positiva da parte del proprio dirigente".
L'interessata contesta come non vere le affermazioni dei sindacalisti.