Al Teatro rock di Catanzaro i 'PFloyd's Shadows' esaltano la famosa band inglese
La musica che ti prende, la musica che ti fa volare e che ti fa sognare. E' quella dei Pink Floyd, esaltata dalla cover "PFloyd's Shadows", composta da sei musicisti di alto livello e professionalità che hanno preso a modello il mitico gruppo inglese e ogniqualvolta si esibiscono, ed accade ormai dal 2009, anno di fondazione della band, sanno riprodurne bellezza, stile ed emozioni.E' successo anche in occasione del concerto tenuto al Museo del Rock di Catanzaro, fondato da Piergiorgio Caruso, che continua a tenere in piedi, grazie alla passione ed all'impegno che lo caratterizzano e malgrado le difficoltà che deve quotidianamente affrontare a causa dell'attenzione non adeguata degli enti locali, una struttura che non ha uguali nell'intero territorio nazionale e che, proprio per questo, andrebbe tutelata e valorizzata, anzi quasi "coccolata".
Il concerto é stato preceduto dalla proiezione di un bel video dedicato ai Pink Floyd realizzato dagli stessi componenti della cover, frutto della loro smisurata ammirazione per David Gilmour ed i suoi "compagni di viaggio", e da una breve introduzione di Caruso, che ha ancora una volta dimostrato la sua competenza in campo musicale. Poi l'esibizione dei "PFloyd's Shadows", breve, purtroppo, ma intensissima e coinvolgente. L'atmosfera, sin dai primi accordi degli splendidi brani di quello che é stato uno dei più grandi complessi rock di sempre, si é fatta subito magica. Merito della bravura dei componenti del gruppo: Nino "Gil" Sabato, leader della formazione, chitarra solista; Santo Serra, tastiere, programmazione audio-video e direzione musicale; Luca Giglio, cantante e chitarra accompagnamento; Sergio Uccello, chitarra; Fabio Palaia, basso, e Andrea Lanzellotti, batteria. Poco più di un'ora di esibizione che é bastata, comunque, per suggellare la bellezza ed il fascino di musiche rimasti immutati nel tempo.