Nicola Candido segretario di Rifondazione comunista in Sicilia
Nel corso del comitato politico regionale siciliano, svoltosi in videoconferenza nella serata di giovedì 17 marzo, il Partito della Rifondazione Comunista siciliano ha eletto come suo nuovo Segretario regionale il compagno Nicola Candido, che subentra al compagno Mimmo Cosentino, a cui va il ringraziamento di tutto il Partito per il lavoro svolto in questi anni.
Nicola Candido, 43 anni, calabrese di nascita e siciliano di adozione ha ricoperto negli anni diversi incarichi politici nel Partito. Dal 2011 al 2017 è stato segretario della Federazione di Forlì e dal 2014 è componente del Comitato Politico Nazionale. Laureato in Scienze internazionali e diplomatiche è attualmente dipendente del MEF di Siracusa e da sempre impegnato nel sostegno delle lotte del mondo del lavoro e dei movimenti sociali.
“Lavorerò per una gestione politica unitaria, concretizzando la linea politica decisa nell’ultimo Congresso regionale e nazionale che prevede la costruzione anche in Sicilia di una coalizione sociale e politica antiliberista alternativa ai poli politici esistenti” ha detto Candido intervenendo dopo la sua elezione. “Dobbiamo ripartire mettendo insieme le energie di tutte le realtà territoriali grandi e piccole, degli uomini, delle donne, dei giovani della comunità di Rifondazione Comunista. Ci attendono sfide e appuntamenti importanti a cominciare dalla mobilitazione per la pace contro il partito trasversale della guerra, alimentato dalle oligarchie nazionaliste e dai potentati economici a scapito del popolo ucraino e russo”.
“La drammatica situazione economica e sociale della nostra regione ci impone ancora maggior impegno in difesa delle fasce più deboli della popolazione e delle lavoratrici e dei lavoratori. Mi riferisco ai lavoratori della Pfizer e di Almaviva, ai Rider, ai precari del pubblico e del privato che nonostante i tanti miliardi di euro dei profitti o elargiti dallo Stato vedono le proprie condizioni di lavoro e di vita peggiorare.
Tuttavia, molti sono i segnali positivi che arrivano dai territori e dalle lotte. Dalla GKN, alle lotte dei comitati per una sanità pubblica e di qualità, dal movimento per la pace alle tante esperienze di mutualità diffusa e dal basso in molte realtà siciliane, alla straordinaria mobilitazione delle studentesse e degli studenti contro il primo gradino dell’estromissione classista che è l’alternanza scuola lavoro, dall’altrettanta vasta e diffusa forza dei Fridays for Future. Peppino Impastato e Felicia Bartolotta, Danilo Dolci e Salvatore Carnevale hanno dimostrato che è possibile trovare soluzioni differenti per affrontare i problemi della nostra terra, ci ispiriamo al loro esempio per cambiare collettivamente e tramite le lotte la nostra società sempre più diseguale e ingiusta.
Insomma, ci sono tutte le condizioni per rilanciare la lotta di classe anche in Sicilia e affinché il Prc nella nostra regione assuma un ruolo promotore nella costruzione di un polo della sinistra alternativa e antiliberista capace di diventare punto di riferimento per cittadini, movimenti e quei settori sociali e politici che vogliono rompere il sistema di potere economico e politico che domina da decenni l’Isola. Un importante segnale a tal proposito ci giunge dalla nascita della componente parlamentare ManifestA/PaP/Rifondazione Comunista, che rappresenta proprio in sede istituzionale una convergenza unitaria capace di promuovere anche in Sicilia maggiori opportunità di lotta.
Nelle prossime settimane ci attendono appuntamenti importanti e di grande valenza simbolica a cui invito tutte e tutti partecipare: domenica 20 marzo a Sigonella per la pace, il 26 marzo la manifestazione della GKN a Firenze per il giorno della volontà collettiva e il 9 maggio a Cinisi per ricordare il Compagno Peppino Impastato assassinato dalla mafia.”