Lo chef Peppe Lucifora ucciso a Modica, assolto in Assise il carabiniere accusato di omicidio
Assolto in Corte d'Assise, a Siracusa, Davide Corallo, l’ex carabiniere 33enne di Giarratana accusato dell'omicido del cuoco modicano Peppe Lucifora (nella foto). I magistrati giudicanti, infatti, lo hanno assolto per non avere commesso il fatto, nonostante i sedici anni di condanna chiesti nella precedente udienza dal pubblico ministero Francesco Riccio. Il collegio ha fissato in 30 giorni il deposito delle motivazioni. Corallo era accusato dell’omicidio dello chef modicano Peppe Lucifora trovato senza vita il 10 novembre del 2019 nella sua casa al Quartiere Dente di Modica. Il processo si è celebrato col rito abbreviato. L’uomo fu arrestato nel giugno del 2020 e – secondo la ricostruzione dei magistrati iblei, che hanno coordinato le indagini del Ris di Messina – il delitto sarebbe stato riconducibile a motivi di natura passionale.
Lucifora sarebbe stato prima tramortito e poi strangolato: l’autopsia sul cadavere appurò che lo chef morì per asfissia, dopo essere stato picchiato. Furono i familiari a far scoprire il corpo e a dare l'allarme. Nell'abitazione di Peppe Lucifora, in Largo XI Febbraio, i Vigili del Fuoco sfondarono la porta trovando Lucifora riverso a terra, senza vita. Nel processo si erano costituiti parte civile i fratelli della vittima attraverso l’avvocato Ignazio Galfo.