Faraone (IV): "Imprese sociali a riparo dalla crisi economica"
"Mi avrete sempre dalla vostra parte. E voglio prendere due impegni di buonsenso con tutti voi: il primo, non mi fermo a questo incontro di oggi, visiterò tutte le realtà del terzo settore, ne ho visitate tante in questi anni, tornerò dovunque. Il secondo impegno riguarda questo scenario di default economico della città. Ecco, noi dobbiamo mettere a riparo tutti voi dalla crisi perché l'idea che il terzo settore possa pagare anche un solo euro per una situazione in cui non è assolutamente responsabile lo ritengo intollerabile". Così il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, durante i lavori della tavola rotonda dal titolo "Terzo settore? No, Primo!", nell'ambito degli incontri di programma organizzati da "Officine 22", il laboratorio di idee e progetti per la costruzione partecipata del Programma della città di Palermo. Un incontro, quello di oggi, che ha visto la partecipazione della Comunità di Sant'Egidio, di Acli, di Unicoop, di Legacoop e Legacoopsociali e di tanti rappresentanti della rete delle imprese e associazioni sociali.
"Soprattutto per voi - ha aggiunto - che in questi anni avete avuto un ruolo di sostituzione delle istituzioni pubbliche sulle questioni sociali. E quindi, qualunque Piano di riequilibrio deve prevedere che le vostre economie non vengano intaccate. Il problema non va rinviato di un anno ma risolto definitivamente.
E poi, dobbiamo mettere più risorse per il terzo settore. Ci sono tanti canali economici che non sfruttiamo perché sempre in emergenza."Un esempio: sul Pnrr si parla sempre di infrastrutture, ma c'è tutto una programmazione che riguarda i temi sociali con risorse cospicue a cui l'amministrazione comunale non guarda. Dobbiamo quindi avviare una programmazione, dobbiamo superare le storture di una macchina amministrativa che non ce la fa e soprattutto dobbiamo fare rete. Da parte mia il massimo sostegno".