Filari nel contesto urbano: in Sicilia la Vigna del Gallo e l'Etna Urban Winer
Oasi di verde in contesti urbani, filari inattesi che restituiscono il valore storico e culturale, oltre che enologico, di un'area: sono le vigne urbane, presenti anche in Sicilia con la Vigna del Gallo di Palermo - di recente intitolata a Diego Planeta - e l’Etna Urban Winery di Catania. Le due realtà siciliane fanno parte del network dell’Urban Vineyards Association, associazione internazionale che, con l'intento di tutelare il patrimonio rurale, storico e paesaggistico, riunisce i vigneti all'interno dei centri cittadini, dalla “Vigna della Regina” di Torino ai filari di “Rooftop Reds” impiantati sui tetti di Brooklyn a New York.
In Sicilia, la Vigna del Gallo dell’Orto Botanico dell’Università degli studi di Palermo, è il risultato di un progetto del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e del Sistema museale dell’Università, realizzato in collaborazione con il Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (SAAF). Testimonianza tangibile della biodiversità dell’isola, la Vigna del Gallo è un’area di circa 200 metri quadri che custodisce vitigni autoctoni (tra cui Grillo e Nero d’Avola) e tra questi i vitigni reliquia. Il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia è impegnato nella valorizzazione delle varietà regionali, nella tutela della biodiversità e sui temi della sostenibilità tutela, oltre che nella promozione di studi e iniziative per la difesa dei vitigni che popolano il “continente vitivinicolo siciliano”.
«Il fenomeno delle vigne urbane - sottolinea Antonio Rallo, Presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia - è perfettamente in linea con la vocazione della Doc Sicilia di salvaguardia del grande patrimonio viticolo dell’isola: senza memoria storica dei vitigni autoctoni non ci sarebbe viticoltura in Sicilia. Ciò rientra perfettamente nel progetto di tutela del patrimonio rurale, storico e paesaggistico della Urban Vineyards Association».