Il garante dei detenuti all'Umberto I° di Siracusa: camere troppo spartane
il Garante dei detenuti Giovanni Villari, si è recato presso l’ospedale Umberto I di Siracusa per controllare le condizioni di alloggiamento e trattamento dei detenuti ricoverati presso la struttura ospedaliera.
"I locali risultano ampi, luminosi e puliti, ma la stanza di degenza è estremamente spartana e spoglia: alta circa 4 mt, con le pareti ed il soffitto bianchi, due grandi finestre rettangolari a vasistas poste così in alto da non permettere di guardare verso l’esterno. Oltre al letto e al comodino non c’è altro. Non una TV, né una radio, né qualche libro o giornale per rompere il silenzio e la solitudine delle giornate di degenza. Oggi era ricoverato un unico detenuto - dice Villari - che attendeva di essere chiamato per un importante intervento chirurgico di asportazione di un tumore al volto. A parte la situazione fisica particolarmente delicata, il detenuto era prostrato dall’impossibilità di scambiare qualche parola con qualcuno o di distrarsi in qualche modo, in attesa della chiamata in sala operatoria. È duro resistere e qualcuno alle volte desiste: rifiuta il ricovero o lascia la degenza per rientrare in istituto. La stanza di degenza ospedaliera dovrebbe essere concepita e arredata secondo gli standard delle normali camere ospedaliere, avendo i detenuti pari diritto alla salute come tutti gli altri individui della
nostra società. Il detenuto ricoverato non ha possibilità di essere visitato né tanto meno supportato da parenti o amici, nel rispetto del regolamento penitenziario, necessita quindi di cose seppure essenziali per trascorrere le giornate di degenza. Quando poi vengono ricoverati soggetti affetti da patologie aggravate da problemi psichiatrici - aggiunge Villari - la camera di detenzione essenziale risulta funzionale. Sarebbe necessario quindi allestire due ambienti separati, in modo da permettere una degenza dignitosa a chiunque dovesse necessitare di ricovero ospedaliero. Si fa quindi appello all’ufficio competente dell’ASP di Siracusa per aggiungere in corredo alla stanza in questione almeno un televisore, che contribuisca ad alleviare il peso di quelle ore trascorse nel silenzio di una stanza liscia e solitaria".
Il Garante si dispone ancora una volta a collaborare con le Amministrazioni chiamate in causa per garantire i diritti essenziali delle persone private della libertà. Sebbene si tenga conto del peso che l’ASP sostiene attualmente nella gestione dell’emergenza sanitaria, si sollecitano ancora risposte a problemi ripetutamente sollevati nel corso dell’anno uscente.