Potenza, irregolarità sul Rdc: 399 denunciati in Basilicata
Irregolarità per oltre 2,3 milioni di euro sono state accertate dai Carabinieri della Legione 'Basilicata' nell'ambito di controlli sui percettori del reddito di cittadinanza, cominciati nello scorso mese di maggio e che hanno portato alla denuncia di 399 persone.
In Basilicata, tra i percettori del reddito di cittadinanza, sono state oltre undicimila le persone controllate: 399 non ne avevano diritto e di questi, circa la metà aveva precedenti penali, in un caso, una condanna per associazione mafiosa. Sono alcuni dei dati emersi dalle verifiche condotte dallo scorso maggio dai Carabinieri della Legione "Basilicata" e i cui dettagli sono stati resi noti durante un incontro con i giornalisti che si è svoto stamani, nella caserma "Lucania", alla presenza del comandante della legione Carabinieri "Basilicata", il generale di brigata Raffaele Covetti e dei comandanti provinciali di Potenza e Matera, i colonnelli Nicola Albanese e Roberto Lerario. I controlli dei militari dell'Arma sono stati eseguiti con la collaborazione dell'Inps, che ha fornito i dati dei richiedenti il sussidio in regione. Le verifiche hanno interessato il 63 per cento di questi, di cui il cinque per cento è risultato essere irregolare, per un valore complessivo di sussidio erogato illegittimamente, pari a 2,3 milioni di euro. Le attività di indagine hanno fatto emergere - ha spiegato Covetti - "lavoratori in nero, soggetti che pur lavorando percepivano il reddito di cittadinanza, soggetti con precedenti penali che non avrebbero potuto richiederlo. In alcuni casi - ha aggiunto - dai controlli svolti, emergevano percettori che avevano beni, come automobili di grande cilindrata, che non potevano essere coerenti con il reddito dichiarato". Nella provincia di Potenza sono stati 3.179 i nuclei familiari controllati, per un totale di 6.165 persone e accertate 208 violazioni. Nel Materano invece, sono stati 2.928 i nuclei familiari per un totale di 5.686 e 191 le violazioni. "In Basilicata - ha proseguito il comandante regionale - le violazioni hanno interessato tutti i settori, l'attività è stata fatta in maniera capillare su tutto il territorio. I controlli - ha concluso Covetti - sono partiti dalle dichiarazioni presentate all'Inps e sono stati incrociati con le nostre banche dati, grazie anche alla conoscenza diretta dei cittadini da parte dei comandanti di stazione".