Catania, a Sigonella prosegue il ponte coi profughi Afghani
Trent'anni, una figlia di sette che non le lascia la mano mentre gioca con il braccialetto colorato al polso di una giornalista, Masouda coltiva il suo sogno americano: continuare a fare il suo lavoro di controllore del traffico aereo negli Stati Uniti, come faceva in Afghanistan. E' una delle tremila persone arrivate dal suo Paese nella base di Sigonella, in attesa del volo per gli Usa.
"Sono felice - afferma sorridendo - adesso ho un futuro per me e mia figlia. Il mio desiderio è di potere continuare a fare il mio lavoro negli Stati Uniti, dove sarà il mio futuro. Mia sorella è avvocato ed è rimasta in Afghanistan, i talebani non le fanno uscire di casa. Io sono riuscita a passare, anche grazie a uno di loro che non mi ha fermata. Qui mi sono sentita a casa, mi sento afghana ma anche americana".