Restauro Matrice di Acate, appello del parroco ai fedeli: servono altri fondi
Ponteggi e lamiere sono stati rimossi, ma sono rimaste per la comunità acatese, alcune “pendenze”. In poco più di due mesi sono stati ultimati alla perfezione nella chiesa Madre, dalla ditta appaltatrice, i lavori di restauro e risanamento conservativo dei campanili e delle coperture, realizzati con il contributo dell’8 per mille della Chiesa cattolica, ma ora servono altri fondi e al parroco, don Mario Cascone, non è rimasto che appellarsi alla generosità dei fedeli: “Occorrono almeno altri quarantamila euro – ha spiegato durante le Messe dei giorni scorsi – perché l’intervento della CEI, si è rivelato insufficiente. Sono certo che anche questa volta gli acatesi risponderanno, come entusiasticamente fecero quando a lanciare l’appello, in circostanze simili, fu il mio predecessore don Rosario Di Martino”. Si spera, tuttavia, anche in un ulteriore contributo della Diocesi di Ragusa e la richiesta è già sul tavolo del vescovo Giuseppe La Placa. A Molti acatesi dalla buona memoria non è sfuggito un particolare. Sulla cima dei campanili non sono state poste le croci che sormontavano le due sfere di pietra, cadute nel corso del tempo a causa degli eventi atmosferici. La facciata della chiesa Madre fu realizzata negli Anni Trenta su progetto dell’ingegnere Vincenzo Ottaviano. Il capomastro fu Giuseppe Battaglia, padre dell’ex sindaco Maria.
Emanuele Ferrera