Vertici Rai, l'opposizione alla porta: l'ira di Fdi
Via libera del Consiglio dei ministri alle nomine per i vertici della Rai. Il governo ha confermato per il Cda Carlo Fuortes, prossimo amministratore delegato, e Marinella Soldi, destinata alla presidenza. A tenere banco, e a lasciare pesanti strascichi all'interno dei partiti e delle alleanze, sono però altre nomine, quelle arrivate dopo il voto del Parlamento. Gli eletti sono stati Alessandro di Majo (M5S) e Igor De Biasio (Lega) al Senato, e Francesca Bria (Pd) e Simona Agnes (FI) alla Camera. La scelta di quest’ultima, tuttavia, ha comportato l’esclusione dell’unico rappresentante dell'opposizione, ovvero il consigliere uscente in quota FdI Giampaolo Rossi. Uno scenario quindi ritenuto inaccettabile da Giorgia Meloni che va all'attacco parlando di "decisione scandalosa" e di "violazione senza precedenti delle più banali norme del pluralismo".La presidente di FdI tira quindi in ballo il Capo dello Stato affermando di essere dispiaciuta "che le massime cariche istituzionali, a partire dal presidente Mattarella, non abbiano ritenuto di intervenire per impedire che un vulnus del genere si creasse e continuo a porre il problema di una nazione che sta violando regole fondamentali". A conti fatti, è la considerazione della Meloni, "la crescita di FdI viene molto temuta, e questo per me basta per fare ancora meglio il mio lavoro". In casa FdI però monta la rabbia, con il vicepresidente del Senato, Ignazio La Russa, che si rivolge ancora al Quirinale ma anche a Palazzo Chigi: "Se ne deve occupare Mattarella perché non può il presidente della Repubblica girarsi dall'altra parte. Io ho grande stima di lui, ma credo che stavolta la sua moral suasion debba farsi sentire. E lo stesso deve fare Draghi, non possiamo aspettarci da un premier così autorevole che copi Ponzio Pilato". Poi, l'affondo: "Se qualcuno vuole creare i presupposti per far saltare il centrodestra lo dica apertamente, non usi mezzucci".Insomma, l'aria che si respira nella coalizione non è delle migliori. Il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, si limita a dire che "vedo tutte le vicende sulla Rai. Adesso siamo in due (Lega e Forza Italia, ndr) e cercheremo di battagliare in nome del pluralismo. Anche in Rai, ovviamente, il Pd ha come al solito bulimia e fame di poltrone". Fuori dal coro invece la voce del deputato forzista Elio Vito, secondo cui "si pone un serio problema di rispetto del pluralismo nell'informazione pubblica" dopo che il governo ha indicato due membri del Cda Rai e "la maggioranza parlamentare si è nominata gli altri quattro". "Ora - afferma - credo sia giusto che all'opposizione di FdI vada riconosciuta almeno la presidenza della Commissione parlamentare di Vigilanza, come peraltro sempre accaduto in passato. Mi spiace per gli amici di Forza Italia, ma dobbiamo lasciarla". Netta anche la presa di posizione dell'esecutivo Usigrai che fotografa così la situazione: "Lottizzazione compiuta. Questa volta c'è stato un ulteriore salto di qualità: si è dimostrato che questa legge consente ai partiti di governo di prendere tutto il banco, lasciando fuori dal CdA qualunque rappresentanza dei partiti di opposizione. È un precedente grave".Intanto, dopo l'ok del Cdm, è arrivata anche la ratifica da parte dell'assemblea degli azionisti della Rai (Mef e Siae), che ha indicato Carlo Fuortes per la posizione di ad. Il nuovo Cda del gruppo di viale Mazzini (dove siederà anche Riccardo Laganà, eletto a inizio giugno dall'assemblea dei dipendenti) adesso si dovrà riunire per la prima seduta, quella di insediamento, nella quale verrà eletto il presidente. Da prassi, dovrebbe essere l'altro nome indicato dall'esecutivo, e quindi Marinella Soldi. La nomina però andrà poi ratificata in commissione di Vigilanza a maggioranza dei due terzi (27 su 40). Sarà lì che si vedrà cosa avrà deciso di fare il centrodestra. Soldi sarà sostenuta infatti da Pd, Leu e Iv, mentre FdI si schiererà contro. Resta da capire la posizione del M5S, e soprattuto di Lega e FI, che però guardano con attenzione già al prossimo step: le nomine delle direzioni di testata e dei tg.
(Nella foto Mariella Soldi in pole per la presidenza Rai)