Il popolo di Raffaella a Roma per l'ultimo saluto alla signora della Televisione
"Grazie Raffaella". La sindaca di Roma Virginia Raggi comincia così il suo saluto a Raffaella Carrà "Parole semplici che ci uniscono, siamo tutti qui a salutarti, in chiesa, in piazza, nelle case". Raffaella, dice la sindaca di Roma "riusciva a parlare a tutti anche i più semplici, un'icona che ha varcato i confini nazionali, uno straordinario successo, il suo, dovuto ad un talento innato che accompagnava con una puntualità e una precisione del lavoro e dello studio e un ingrediente segreto, un grande carisma, la capacità di trascinare e travolgere tutti quelli che lavoravano con lei o che semplicemente la guardavano in tv. Credo che tutti possano concordare su un aggettivo per lei, indimenticabile, Roma era diventata la sua città e noi romani non la dimenticheremo. Ciao Raffaella, grazie per quello che hai fatto e che ci hai lasciato".
Lacrime e tanti fiori gialli per la grande artista scomparsa. La commozione di Sergio Iapino, suo compagno di una vita, dei colleghi e conoscenti, dei tanti tanti fan. Frate Castaldi all'omelia: 'Raffaella ci salverà dalla retorica'. L'addio a Raffaella Carrà è stato l'ennesimo atto d'amore del suo popolo, della sua gente, ad un'artista che ha rappresentato l'icona della Televisione italiana, e non solo. Tanti amici e colleghi nella basilica di Santa Maria in Aracoeli , al Campidoglio: Sergio Japino in completo grigio chiaro, l'ad della Rai Fabrizio Salini, Milly Carlucci, Massimo Lopez, Carmen Russo e Enzo Paolo Turchi, Michele Cucuzza, Beppe Convertini, Alessandro Greco sono fra i primi ad arrivare in Piazza del Campidoglio per i funerali di Raffaella Carrà. "Quando ho sentito La notizia non riuscivo a smettere di piangere - dice Carmen Russo -. Raffaella ha insegnato l'arte a tutti noi, deve continuare a essere un esempio. Manca già a tutto il mondo". Turchi, commosso ricorda di "aver iniziato con Raffaella e oggi manca come.se avessi perso una sorella".