Ragusa, il Comibleo: individuare a Ibla un'area di sgambatura per i cani
Il Comibleo, comitato spontaneo di volontariato di cittadini residenti a Ibla, ha protocollato, a Palazzo dell’Aquila, una richiesta rivolta al sindaco e al presidente del Consiglio comunale riguardante la necessità di individuare, nel quartiere barocco, un’area per l’attività di sgambatura dei cani. “Un’area che, preferibilmente – è spiegato nella richiesta indirizzata al Comune – dovrebbe essere individuata in prossimità del Giardino ibleo o della Panoramica del parco o, comunque, in un’altra zona di Ibla, idonea allo svolgimento dell’attività in questione. Ciò al fine di permettere, negli spazi a loro destinati, il movimento, l’attività di corsa e altre attività similari dei nostri amici a quattro zampe, sotto la responsabilità degli accompagnatori, naturalmente, anche in relazione al benessere e alla tutela degli animali, così come previsto da normative specifiche a livello nazionale e regionale”. Il Comibleo, nell’allegare la richiesta, ha precisato all’amministrazione comunale di essere disponibile a collaborare in maniera attiva alla realizzazione dell’iniziativa.
Il Comibleo ha anche inoltrato un'altra richiesta all'amministrazione comunale sul nuovo regolamento sui dehors: anche i residenti vogliono dire la loro per evitare che Ibla possa essere invasa da strutture incompatibili con una realtà che si fregia del titolo di patrimonio mondiale dell’Unesco. “Il nostro intento – dicono dal Comibleo – è quello di fare chiarezza dopo alcune anomalie che si sono verificate lo scorso anno, in periodo estivo, e che, giustamente, abbiamo fatto passare sotto silenzio perché era opportuno fare lavorare gli operatori economici a fronte di una situazione difficile causata dalla pandemia. Chiediamo adesso, però, che tutte le attività concernenti l’installazione dei dehors possano esplicitarsi attraverso il rispetto della normativa sui centri storici sia per quanto riguarda l’aspetto sanitario sia per quello che ha a che vedere con i siti occupati dalle pedane e che, a volte, impediscono il transito dei pedoni, costretti a scendere dal marciapiede sulla strada. E’ chiaro che, da questo punto di vista, non concederemo deroghe. Giusto fare lavorare gli operatori ma altrettanto corretto rispettare i diritti dei cittadini".