Covid, Acri da domani al 7 aprile in 'zona rossa'
Un altro comune calabrese diventa zona rossa. Acri, nel cosentino, infatti sarà off limit dalle 5 di domani e fino a tutto il 7 aprile. A disporlo un'ordinanza firmata oggi dal presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì. Il provvedimento si è reso necessario in seguito alla nota trasmessa dal dipartimento di Prevenzione dell'Asp di Cosenza, con la quale è stato comunicato che ad Acri, negli ultimi 14 giorni, "si è registrata una elevata incidenza di nuovi casi confermati, rispetto alla popolazione residente, con aumento di oltre l'86% concentratosi negli ultimi 7 giorni". Una situazione resa "particolarmente problematica a causa dei numerosi focolai e di un cospicuo numero di soggetti per i quali è stato necessario il ricovero, alcuni con necessità di terapia intensiva, un quarto dei quali riguarda la fascia di età pediatrica". Oggi, intanto, i nuovi positivi sono 365 (ieri 317) , a fronte di un numero di tamponi effettuati sostanzialmente stabile, con cinque vittime che portano il totale da inizio pandemia a 782. In lieve crescita (+3) i ricoverati in area medica con un tasso di occupazione dei posti letto del 36% (+1%) mentre restano stabili a 33 quelli in terapia intensiva. E venerdì, in Calabria, arriveranno il Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 Paolo Figliuolo ed il Capo della protezione civile Fabrizio Curcio. Una visita, ha spiegato il ministro alla Salute Roberto Speranza, "per portare l'attenzione del Governo centrale alla campagna di vaccinazione nella regione". Annuncio che giunge nel giorno in cui Cgil, Cisl e Uil hanno scritto una lettera aperta al Presidente della Repubblica ed al Presidente del Consiglio dei Ministri con l'invito a non lasciare sola una regione "con il sistema sanitario regionale più disastrato del Paese e fortemente infiltrato dalla criminalità organizzata". Sul fronte vaccini, comunque, una notizia positiva che viene dalla Calabria, comunque, c'è. Insieme a Lazio e Veneto, infatti la Calabria sta ultimando la vaccinazione dei malati fragili mettendo in sicurezza, complessivamente, "circa 11.000 malati di cancro" come ha riferito il presidente della Federazione oncologi, cardiologi, ematologi (Foce) Francesco Cognetti.