Siracusa, ricordato Rizzuto il direttore del Parco ucciso dal covid un anno fa
Ad un anno dalla prematura scomparsa di Calogero Rizzuto, il personale del Parco Archeologico di Siracusa ne onora la memoria. Un momento di riflessione e preghiera si è svolto stamane nel giardino del museo “Paolo Orsi” di Siracusa per ricordare le due vittime del covid 19, il Direttore Calogero Rizzuto e l’impiegata Silvana Ruggeri, ad un anno dalla loro scomparsa. Padre Aurelio, parroco del Santuario della Madonna delle Lacrime, ha recitato alcune preghiere in ricordo di Calogero e Silvana alla presenza dei familiari, del personale del Parco Archeologico e della Soprintendenza di Siracusa. Calogero Rizzuto, dopo un’agonia di alcune settimane, morì nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Siracusa esattamente un anno fa, seguito dopo alcuni giorni da Silvana Ruggeri. Sulla sua tragica morte è tuttora in corso un’inchiesta della Procura su presunti ritardi nell’identificazione della malattia e sul ricovero dell’architetto. Al momento non si conosce l'esito dell'inchiesta, nè se la Procura ha iscritto nel registro degli indagati presunti responsabili. La morte del direttore del Parco di Siracusa fece clamore a livello nazionale, tanto che se occuparono Report di Rai 3 e 'Non è l' Arena', il programma domenicale di La 7, condotto da Massimo Giletti. Indimenticabili le accuse mosse dal figlio del professionista, Audenzio Rizzuto, architetto come il padre, che ha sempre parlato di negligenze da parte dei sanitari. Una vicenda che non si può chiudere con un nulla di fatto.
"Un anno fa il Coronavirus uccideva Calogero Rizzuto, direttore del Parco archeologico di Siracusa e, a lungo, soprintendente per i Beni culturali di Ragusa. Di lui conservo il ricordo di un uomo tenace, appassionato sostenitore della cultura della bellezza e della tutela del nostro patrimonio storico e archeologico". Lo dichiara l'assessore regionale ai Beni culturali e all'identità siciliana Alberto Samonà. "Anche grazie a uomini come lui - prosegue l'esponente del governo Musumeci - oggi possiamo guardare al futuro dei beni culturali siciliani, traendo spunto dalle sue azioni, che diventano per noi lezioni di vita".