Il tentato omicidio ad Avola, scarcerato dopo 48 ore Gabriele Li Gioi
E' rimasto quasi 3 giorni in carcere Gabriele Li Gioi, 39 anni, accusato di avere tentato di uccidere mercoledì mattina ad Avola, in via De Gasperi, Vincenzo Caruso, 33 anni, al culmine di una lite che andava avanti da qualche giorno. Li Gioi assistito dall'avvocato Nino Campisi, durante l'interrogatorio di garanzia davanti al Gip, è riuscito a fare passare la sua tesi, ovvero che avrebbe sparato per legittima difesa, mentre Caruso lo prendeva a martellate. Così alla fine dell'interrogatorio Gabriele Li Gioi ha lasciato il carcere di Cavadonna dove era stato rinchiuso martedì sera, ed è stato posto agli arresti domiciliari.
L'indagato ha raccontato di essere stato perseguitato dalla vittima per un'auto venduta a Caruso, non confacente alle aspettative dell'acquirente. Così sarebbero cominciate una serie di atti intimidatori da parte di Caruso nei confronti di Li Gioi. Prima l'incendio dell'auto, poi il fuoco davanti al negozio di articoli da caffè gestito dal 39 enne. Nell'ultima intimidazione con il fuoco, Vincenzo Caruso venne colto in flagranza da una Gazzella dei carabinieri di Noto e come disposto dal pm di turno, finito ai domiciliari.
Martedì mattina verso le 11 la situazione fra i due era precipitata. Così Gabriele Li Gioi avrebbe fatto fuoco contro il rivale, centrandolo con un proiettile ad una gamba. Quindi l'arresto della polizia del feritore con l'accusa di tentato omicidio.