L'omicidio dei badanti a Siracusa, uccisi per contrasti col datore di lavoro
C'erano dei contrasti tra Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto, i due badanti campani scomparsi a Siracusa, e Giampiero Riccioli, 50 anni, accusato dalla procura generale di Catania di duplice omicidio e occultamento di cadavere. E' quanto emerge nell'inchiesta dei magistrati, condotta dagli agenti della Squadra mobile di Siracusa, secondo cui le vittime, poco dopo aver avuto l'incarico di prestare assistenza all'anziano padre dell'indagato, avrebbero rimproverato al cinquantenne di trattare male il pensionato. Una lite avvenuta nei giorni successivi al lavoro di badanti avuto dallo stesso Riccioli che aveva messo un annuncio, ma il rapporto tra loro si sarebbe subito incrinato.
Secondo alcune fonti investigative, uno dei badanti avrebbe anche pensato di rivolgersi alle forze dell'ordine ma dal 12 maggio del 2014 si sono perse le tracce delle vittime. In quel periodo, le indagini erano in mano ai magistrati di Siracusa, certi della presenza in città degli scomparsi sulla scorta delle tracce dei loro telefonini e dalla successiva lettura delle celle. Un familiare di una delle vittime assicurò di aver sentito i due al telefono in occasione della festa della mamma per poi perdere ogni contatto. In tutti questi anni, gli inquirenti hanno passato al setaccio una grossa porzione di area, perquisendo case e soprattutto cercando tra le centinaia di pozzi presenti nella zona. Oltre a quelli regolarmente censiti, gli investigatori hanno controllato pure quelli abusivi ma nessun cadavere è mai saltato fuori. Nel corso della ricerche condotte nelle ore scorse nella sua villetta, dove sono stati rinvenuti i resti umani, il cinquantenne avrebbe deciso di allontanarsi dalla sua proprietà. La polizia, per notificargli il provvedimento di fermo, lo ha rintracciato in contrada Granelli, nel territorio di Pachino. Nelle prossime ore, sarà sottoposto all'udienza per la convalida del provvedimento di fermo dove potrà decidere se rispondere alle contestazioni mosse dalla Procura generale di Catania. Per il momento, il presunto omicida si trova rinchiuso in una cella del carcere di Siracusa.
Fin dal primo momento, quando a guidare l'inchiesta era l'ex pm di Siracusa, Antonio Nicastro, le indagini si erano orientate sull'indagato, un ristoratore, nella cui villetta, in contrada Tivoli, dove sono stati trovati dei resti umani, alloggiavano le due vittime, che avevano accettato l'offerta di lavoro come badanti del padre del cinquantenne. Secondo gli inquirenti ci sarebbe stato uno scontro tra le parti, in particolare i due campani avrebbero accusato Riccioli di maltrattamenti al proprio padre. "Riccioli - spiegano i due magistrati - non aveva fornito una versione attendibile in ordine alle circostanze della loro partenza e che era da considerare provata l'esistenza di suoi sentimenti di ostilità nei confronti degli scomparsi". Inoltre, "fin dalla prima fase delle indagini era stata formulata l'ipotesi che Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto - fanno sapere i magistrati della procura generale di Catania - fossero rimasti vittima di un omicidio consumato a Siracusa, non potendosi ritenere credibile l'ipotesi alternativa di un loro allontanamento volontario, posto che in data 12 maggio 2014 avevano interrotto ogni comunicazione telefonica, non avevano avuto piu' alcun contatto con i loro familiari, non erano stati segnalati in alcun luogo". Nonostante le ricerche, non sono state mai trovate tracce delle due vittime, da qui la decisione del pm di Siracusa di chiedere l'archiviazione del procedimento. Dopo le insistenze delle famiglie dei badanti, la procura generale di Catania ha avocato nel settembre del 2020 le indagini, condotte dalla Squadra mobile, al comando del dirigente Gabriele Presti. "Si è determinato - spiegano i magistrati - di procedere a ulteriori e piu' approfondite ricerche nell'immobile sito nella contrada Tivoli di Siracusa ancora in proprietà dell'indagato e nei fondi limitrofi. Le ricerche hanno consentito di individuare i resti di due persone sepolte nel terreno di pertinenza della villetta di Giampiero Ricciolo, la stessa nella quale i due giovani soggiornavano al momento della loro scomparsa". Sui resti umani, custoditi nell'obitorio di Catania, sono in corso accertamenti medico-legali.
(Nella foto un momento della cattura di Giampiero Riccioli a Pachino)