I badanti scomparsi a Siracusa, ristoratore fermato nella notte a Pachino
"E'un momento estremamente delicato. L'unica cosa certa è che sono stati trovati dei resti umani e che verrà effettuata la prova del Dna per capire se si tratta o meno di Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto. Dopo quasi sette anni in cui su mandato delle famiglie ci siamo opposti per due volte alle richieste di archiviazione - conclude Scrofani -, e pensando che per due volte si è ripartiti da zero, il fatto che si sia arrivati al ritrovamento dei resti umani, da un lato pone fine ad un incubo, dall'altro ci riempie di amarezza perchè se ci fossero conferme dal Dna, si spegnerebbe la speranza, per i parenti, di un ritorno dei due congiunti". Lo ha detto Daniele Scrofani, che assieme alla collega Francesca D'Izzia assiste le famiglie dei due badanti scomparsi nel 2014, ai quali potrebbero appartenere i resti umani trovati in una villa a Siracusa. I due avvocati hanno sempre insistito affinchè venissero riprese le ricerche nei terreni e nei pozzi (che sono oltre un centinaio) vicini al luogo presunto della scomparsa. Gli scavi si erano da qualche giorno concentrati in due terreni attigui. Ieri la scoperta dei resti umani che potrebbe costituire una svolta nel caso. L'unico indagato è il figlio dell'anziano del quale i due scomparsi si prendevano cura: si tratta del ristoratore Giampiero Riccioli.
L'uomo ha assistito apparentemente tranquillo agli scavi nell'area della sua villa, ma quando ha capito che la verità stava per venire a galla, ha lasciato la zona di Tivoli tentando di fare perdere le sue tracce. E' cominciata la caccia all'uomo da parte della polizia. Il ristoratore è stato fermato nella notte in una casa al mare di contrada Granelli, in territorio di Pachino. Dopo la cattura è stato trasferito nel carcere siracusano di Cavadonna. Si trova in stato di fermo con le accuse di duplice omicidio e occultamento di cadavere.