Scoperti a Catania i 'furbetti' del Reddito di cittadinanza: 78 denunciati
Tutti avidi del reddito di cittadinanza. Giocatori fortunati, ereditieri, amanti delle grosse cilindrate e multiproprietari. Emerge dall'ultima indagine della Guardia di finanza di Catania, in linea, del resto, con quanto scoperto in numerose altre inchieste. Un affare, quello del sussidio di Stato, su cui hanno messo gli occhi e le mani anche i mafiosi. Sono 78 gli ultimi denunciati dalle fiamme gialle etnee, accusati di avere intascato complessivamente, senza averne diritto, ben un milione e 200 mila euro. Una folta truppa di cui fanno parte condannati per gravi reati, ma soprattutto giocatori d'azzardo on-line, uno dei quali ha realizzato vincite per oltre mezzo milione di euro. Altri andavano in giro con moto e auto di grossa cilindrata o esibivano immobili di pregio. C'è chi ha quattro appartamenti, un magazzino e un'autorimessa. E poi un ereditiere che si e' ritrovato con quasi 400 mila euro in valori mobiliari e immobiliari e che si e' 'dimenticato' anche di segnalare che un congiunto era titolare di una attivita' commerciale. Nell'elenco pure diversi lavoratori in nero. Tutti sono stati denunciati e segnalati all'Inps per la sospensione del beneficio e il recupero delle somme. Sempre nel Catanese lo scorso ottobre erano state scoperte diciotto persone per una truffa da oltre 240 mila euro. Alcuni degli indagati erano personaggi condannati per mafia e tra questi affiliati delle principali cosche mafiose locali, come il clan Cappello. Due i casi emblematici: uno malgrado avesse sostenuto di versare in una condizione di bisogno, aveva acquistato una moto di grossa cilindrata; un altro invece e' un giocatore d'azzardo che aveva realizzato ingenti vincite al gioco. A novembre, ad Agrigento, gli sfacciati del reddito di cittadinanza erano i nuclei familiari di otto condannati per associazione di tipo mafioso, omicidio, traffico di sostanze stupefacenti. Compresa la famiglia di uno degli esecutori dell'omicidio del giudice Rosario Livatino, condannato in via definitiva all'ergastoli per omicidio e associazione per delinquere di stampo mafioso. Negli stessi giorni i 'poveri con la coppola' venivano stanati dai finanzieri del Comando provinciale di Siracusa: denunciate 24 persone, compresi i familiari di 11 detenuti in quanto appartenenti a clan della provincia e accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio e rapina.