Modica, minoranza consiliare: tutela contrada Bellamagna? Maggioranza fa retromarcia
Giovedì in Consiglio Comunale tra i diversi punti trattati si è discusso di 2 mozioni inerenti la salvaguardia del Territorio modicano, una mozione a firma dei consiglieri di minoranza PD e Modica 2038, che impegnava l’amministrazione a riconoscere il territorio di Bellamagna-Zimmardo come sito da valorizzare, e l'altra, su proposta della maggioranza, per invogliare la Soprintendenza a rivisitare i vincoli su tutto il territorio comunale.
Un consigliere di maggioranza ha proposto che entrambe le mozioni fossero sintetizzate in un’unica proposta da sottoscrivere all'unanimità, ma gli altri consiglieri di maggioranza non hanno gradito la proposta, si è sollevato un coro unanime che ha portato alla bocciatura della mozione della minoranza ed all'approvazione di quella della maggioranza.
"Ancora una volta - dichiarano i consiglieri di PD e Modica 2038 - in Consiglio Comunale la maggioranza, forte dei suoi numeri, si manifesta debole e timorosa, arroccata nelle sue posizioni, che non lasciano spazio a nessuna forma di dialogo e confronto".
"Nonostante il sindaco avesse assicurato il suo intervento attivo per trovare nuove soluzioni per l'impianto di biogas in contrada Bellamagna -continuano i consiglieri di minoranza - in Consiglio, assieme ai suoi consiglieri, ha fatto totale inversione di marcia, trincerandosi dietro una revisione generale del piano paesaggistico, che seppur condivisa in linea di principio anche da noi, non può avere certo tempi compatibili con la soluzione del problema specifico".
Pare poi che la mozione della maggioranza sia stata presentata solo tre giorni prima del consiglio comunale, mentre quella della minoranza era depositata da settimane, dichiarano i consiglieri: "la maggioranza, non sapendo come smarcarsi dalla mozione su contrada Bellamagna, ha presentato una mozione strumentale, solo pochi giorni prima del Consiglio Comunale, per avere un alibi per votare contro la mozione di tutela di Contrada Bellamagna". Ancora una volta la maggioranza mostra la sua voglia di procedere, senza alcuna apertura né condivisione, per la propria strada, facendo valere esclusivamente la logica dei numeri.