Lettera a Nuovo Sud. Contenitori culturali di Siracusa deserti, che tristezza
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera di un nostro lettore sui contenitori culturali di Siracusa. Ecco il testo
Ho proprio bisogno di esprimere quel che sento e da giorni mi chiedo a chi. Considerato che ogni giorno leggo il Suo giornale, sono superflui i complimenti, ho deciso raccontarla a Lei sperando non tediare. - Da 60 anni abbiamo sperato ristrutturassero il Teatro Comunale, finalmente fatto. E ora che ne stiamo facendo? Ne risento maggiormente perché c'abito porta a porta. -
Grazie ai Greci, si ripetono i catanesi che ce l'hanno fatto altrimenti lampuche, abbiamo il Teatro Greco. Poi. - l'Anfiteatro, - il Tempio di Apollo, e ancora spazi per ogni evento: Piazza Aretusa, Castello Maniace, i due stupendi bastioni sul lungomare Ortigia, l'Antico Mercato, Piazza Duomo, latomie dei Cappuccini già in uso negli anni '60. Ripeto: senza farci nulla.
Sfogli il PC e trovi paesini anche della Sicilia di qualche migliaio di abitanti, mai sentiti, che attorno a quella colonna che qualcuno ha dimenticato a riprenderla, vengono fatti rappresentazioni con attori abbastanza famosi. Dopodiché devo smettere perché l'angoscia mi assale. Ringrazio per avere letto e voglia gradire i più cordiali saluti.
Edoardo Rubino