Droga a Floridia senza la mafia, Riesame annulla ordinanza per boss Aparo
Il tribunale del Riesame di Catania ridimensiona l'operazione dei carabinieri 'San Paolo' che lo scorso 27 luglio aveva portato 19 persone in carcere e 5 ai domiciliari tra Solarino, Floridia e Siracusa.
Dall'inchiesta esce a testa alta il boss Antonino Aparo, 62 anni, il capomafia detenuto nel carcere di Opera a Milano, dove sconta una pena per altra causa. Per l'indagato, difeso dall'avvocato Nino Campisi, il Tribunale del Riesame ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare, facendo cadere così il reato di associazione mafiosa. Il boss di Solarino, in carcere da 28 anni, si era difeso respingendo l'accusa di avere chiesto attraverso una serie di lettere a Massimo Calafiore (rimasto in carcere), di riorganizzare il clan, attivo tra la fine degli Anni '80 e gli inizi degli Anni '90. La difesa di Aparo ha dimostrato che il boss aveva una serie di corrispondenze con il figlio, ma di ben altro tenore rispetto ad affari di mafia.
E se il capo non c'entra nulla con l'operazione della Distrettuale Antimafia, a beneficiarne sono stati tutti gli indagati giudicati dal Collegio dello scorso 18 agosto.
I giudici del Riesame così hanno anche annullato l'ordinanza cautelare per il floridiano Salvatore Giangravè, 57 anni, difeso dall'avvocato Gabriele Germano, che torna in libertà e potrà riprendere la sua attività di operatore ecologico. Resta in cella Angelo Vassallo, anche se è caduto il capo di imputazione della mafia, ma è rimasto in piedi l'associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Per Vassallo i difensori Paolo e Gabriele Germano hanno preannunciato il ricorso per Cassazione.
Restano in cella anche Sebastiano Assenza e Iacopo De Simone, il primo per lo spaccio di droga in via Fava a Floridia. Anche per loro i giudici hanno annullato l'aggravante della mafia.
Si affievolisce la posizione per Andrea Occhipinti, difeso dall'avvocato Antonio Meduri, al quale i giudici hanno concesso l'obbligo di firma alla polizia giudiziaria. Confermato il carcere per Giuseppe Calafiore, accusato di spaccio di droga e di usura.
Il Tribunale del Riesame ha pure annullato la misura cautelare della custodia in carcere disposta dal Gip Carlo Cannella nei confronti di Francesco Liotta, 31 anni. Rigettato dal Tribunale della libertà il ricorso presentato dal difensore di Maurizio Assenza, 56 anni, e Joseph Valenti, 28 anni, entrambi accusati di associazione finalizzata al traffico degli stupefacenti. Maurizio Assenza resta indagato per avere promosso ed organizzato il traffico degli stupefacenti effettuando lo spaccio in via Fava a Floridia.