Rosolini, anche la mamma fermata per concorso nell'omicidio di Ivangiulio
Aveva solo 21 mesi ed una vita davanti da percorrere. Ma Ivangiulio La Porta, sarebbe capitato nelle mani sbagliate, tanto da perdere la vita. E' il quadro dipinto degli uomini del Commissariato di Modica che, dopo una notte di interrogatori, hanno dato un'accelerazione alle indagini sul decesso del bambino, su delega della Procura di Siracusa, competente per territorio perchè i maltrattamenti del piccolo sono avvenuti in una casa popolare di via Eloro a Rosolini. La madre di Ivangiulio, Letizia Spatola, 23 anni, che avrebbe chiesto aiuto al 118, probabilmente dopo l'ennesime botte, è stata messa sotto torchio dagli investigatori che hanno voluto sapere del perchè sul corpicino del piccoli c'erano degli ematomi. Messa alle strette la donna, avrebbe fatto ammissioni parziali. Quel tanto che bastava per convincere la polizia a fermare il suo compagno, Salvo Branco, 32 anni, di Noto, che adesso dovrà difendersi dalle pesanti accuse di avere provocato la morte di Ivangiulio. Anche la donna è in stato di fermo.
La donna era separata e viveva da tempo con il nuovo compagno a Rosolini in una casa dello Iacp, in via Eloro. Per loro una vita difficile, in un rione altrettanto complicato, fatto anche di sofferenze e di stenti. Nelle prossime ore sul corpicino del bambino, morto ieri pomeriggio al suo arrivo all'ospedale Maggiore di Modica, verrà eseguita l'autopsia all'ospedale di Ragusa, disposta dal pm di Siracusa, Donata Costa, mentre l'inchiesta è direttamente coordinata dal Procuratore capo, Sabrina Gambino. Il padre naturale del bambino nello scorso mese di luglio aveva presentato un esposto alla Procura di Genova, città dove vive e lavora, perchè sospettava che suo figlio fosse maltrattato. L'uomo è stato rinchiuso nel carcere di Siracusa, la donna in quello di Messina.
A Rosolini indignazione e sgomento per l'ennesimo fatto di cronaca. Tre anni fa, nello stesso quartiere, fu bruciata e uccisa dal compagno, Laura Pirri, morta dopo atroci sofferenze a Palermo. Per quel femminicidio Sebastiano Iemmolo è stato condannato all'ergastolo.