Sicilia, il caldo e mani criminali: in fumo ettari di macchia mediterranea
Le alte temperature, ma in diversi casi anche mani criminali, accendono gli incendi soprattutto nel Sud Italia. Ormai nel pieno della stagione dei roghi, vigili del fuoco, Forestale, Protezione civile e forze dell'ordine sono impegnati sul campo senza sosta. Oggi un incendio boschivo ha interessato Motta Sant'Anastasia, in provincia di Catania. Coinvolto il tetto di un'abitazione di tre piani ed evacuate precauzionalmente venti persone. Per contrastare le fiamme i pompieri hanno attivato due elicotteri e quattro squadre a terra. Fiamme anche in provincia di Ragusa. Aggredita dal fuoco la riserva di pino d'Aleppo a Vittoria. In azione per salvare la pineta due squadre dei vigili del fuoco oltre a contingente della forestale e a un elicottero. Incendio pure in un parco archeologico di Caltanissetta, vicino al tribunale. Nei giorni scorsi anche la Calabria e' stata attraversata dalla fiamme, in diversi centri, cosi' come la Sardegna dove, a esempio, recentemente c'era stata un'unica mano dietro i roghi che hanno percorso le campagne di Burgos, Bono e Bottida, nel Sassarese. L'ipotesi e' degli investigatori del Corpo forestale regionale che non hanno dubbi sull'origine dolosa delle fiamme: per spegnerle e' stato necessario l'intervento degli elicotteri. La Sicilia intanto corre ai ripari. L'Assemblea regionale siciliana ha approvato nel pomeriggio una legge che consente l'innesto di personale nel comparto non dirigenziale. Dopo venticinque anni, insomma, ora si potra' rafforzare il comparto che peraltro, come attivita' fondamentale, ha proprio la repressione degli incendi boschivi, numerosi in queste ultime settimane.