Coronavirus, il Governatore Musumeci: con la mascherina ma saremo inflessibili
Anche la Sicilia si avvia da lunedi' alla Fase 2 con l'apertura di Bar, ristoranti, negozi al dettaglio, parrucchieri ed estetisti, mentre per gli stabilimenti balneari dobbiamo aspettare ancora un paio di settimane. A tracciare le novita' di questa nuova fase, in un'intervista all'agenzia Italpress, il presidente della Regione Nello Musumeci. 'E' una fase destinata a durare a lungo perche' non credo che ci sia una terza fase fin quando non sara' stato scoperto il vaccino. E' la seconda fase nella quale le attivita' economiche devono necessariamente riprendere fiato e si deve tentare tutti una quasi normalizzazione, dico quasi perche' continueremo a non poterci abbracciare, stare con la mascherina fuori casa. Noi - continua il governatore siciliano - saremo assolutamente inflessibili, dobbiamo convincere i cittadini che finora si sono comportati in maniera esemplare che la battaglia non e' assolutamente vinta, c'e' solo una tregua. Il virus continua a vivere tra di noi, continua a muoversi con noi, e' quindi necessario gestire la Fase 2 con grande senso di responsabilita' ma con la voglia di guardare al futuro con ottimismo. E' una fase da vivere con grande senso di responsabilita', per qualche settimana mi sono trovato al centro dei due grandi partiti dove e' stata divisa la comunita' siciliana, il partito del 'presidente chiuda tutto' e il partito del 'presidente apra tutto', non mi sono iscritto ne' a uno e ne' all'altro, bisogna trovare il giusto punto di equilibrio'. 'Con il governo, nell'incontro con il premier Conte siamo riusciti a strappare la disponibilita' a riconoscere alle regioni quel minimo di autonomia per potere adottare misure diverse rispetto a quelle generali indicate da Roma, in funzione delle specifiche esigenze del territorio. E' confermato che lunedi' apriranno i bar, ristoranti, servizi alla persona e commercio al dettaglio. Nei ristoranti - sottolinea - la gente si potra' sedere con le necessarie distanze che stiamo inserendo nella mia ordinanza che conto di poter firmare entro stanotte, ma dipende da quando arriveranno i documenti da Roma. Gli stabilimenti balneari stanno gia' organizzandosi in attivita' di manutenzione e pulizia degli arenili, prevediamo di poter autorizzare l'apertura tra qualche giorno, non immediatamente". Aperti entro giugno? "Si' al massimo ai primi di giugno - afferma Musumeci -, in tempi di pace non e' che sia stato diverso, di solito aprono ai primi di giugno. C'e' poi l'esigenza di poter tenere aperti i fiorai la domenica, specie dove i cimiteri sono autorizzati a restare con i cancelli aperti. Nella nostra ordinanza stiamo lavorando sulle attivita' sportive, gia' dal 4 maggio sono autorizzati gli sport individuali, quelli di squadra ancora non si possono autorizzare ma pensiamo di farlo nei primi di giugno, anche qui servono indicazioni di carattere nazionale. Noi stiamo autorizzando alcune attivita' che Roma non autorizza, il documento e' in corso di relazione e siamo in costante contatto con le autorita' tecnico scientifiche".
'Non dobbiamo creare illusione nella gente, in sede di prevenzione il test ha una sua dignita' e noi l'abbiamo gia' applicato soprattutto sul personale sanitario". Con l'estate alle porte, specialmente in Sicilia la gente vuol se potra' andare in spiaggia. 'Ci andremo con la mascherina ed e' giusto, dipende dalle distanze. Andiamo in spiaggia con la mascherina non al mare, sono due cose diverse. Dipende anche qui dalle norme comportamentali che ognuno di noi sapra' adottare - spiega Musumeci -, e' tutto anomalo ma non abbiamo mai avuto una epidemia di queste dimensioni, per noi ogni iniziativa e' una novita' e dobbiamo necessariamente conviverci. Non so ancora per quanto tempo". Con la nuova Fase2 si riapriranno nuovi collegamenti fra la Sicilia e il resto della penisola. 'Noi non abbiamo ancora autorizzato l'accesso in Sicilia, continuiamo a essere prudenti. Pensiamo di liberalizzarlo dal 3 giugno, e' chiaro che fino ad ora ha potuto fare rientro chi aveva giustificati motivi. Noi abbiamo chiesto un nuovo treno da ora, ma puo' entrare chi ha giustificato motivo, fino al 3 giugno non cambia nulla, restano i controlli allo sbarco e l'autocertificazione, mentre non c'e' piu' bisogno di autocertificazione nel movimento intraregionale. Dovessero arrivare flussi sostenuti in Sicilia verificheremo la opportunita' di adottare altri provvedimenti. Lo abbiamo concordato anche ieri nell'incontro con il governo nazionale: autonomia ai governatori, ma se il tasso di contagio dovesse aumentare, lo Stato interverra' direttamente per adottare le necessarie misure. Quindi, ogni possibile passo avanti a partire da lunedi' e' legato alla responsabile condotta di ciascun cittadino".
Ovviamente si pensa anche a cosa puo' accadere con l'autunno e a un possibile ritorno del virus. Il Governatore e' tranquillo e consapevole del lavoro svolto dalla sua squadra e dall'assessore alla Salute, Razza. "Abbiamo gia' lavorato per l'inverno, abbiamo gestito l'emergenza sanitaria con una programmazione assolutamente sana e realistica perche' avevamo le strutture pronte ad affrontare il peggio, avevamo gia' prenotato mille posti letto negli alberghi per le ospedalizzazioni, avevamo preparato 400 posti letto in piu' di terapia intensiva, creato sezioni destinate esclusivamente al Coronavirus in alcune strutture ospedaliere, quindi non si puo' dire che se fosse accaduto al Sud non saremmo stati ingrado di poterlo affronotare. Noi eravamo assolutamente pronti a fare quello che il Nord ha fatto, e se la Lombardia che e' ritenuta una regione all'avanguardia nel campo sanitario ha dovuto affrontare le difficolta' che tutti conosciamo, e' perche' non si conoscevano le dimensioni di questa epidemia. Il sistema sanitario italiano non era tarato epr affrontare una epidemia dalle dimensioni universali che coinvolgevano tutti i Continenti. Noi abbiamo fatto lezione di quanto vissuto, stiamo dotando il sistema sanitario siciliano di appositi reparti destinati alle malattie infettive, a Palermo stiamo gia' attrezzato Istituto Malattie Infettive, lo stiamo gia' facendo in altre province dell'Isola, e' chiaro che da questa triste esperienza abbiamo tratto insegnamento per poter fare meglio e di piu'. In autunno quando arrivera' il virus, speriamo di no ma gli esperti dicono il contrario, e se dovesse arrivare in maniera virulenta noi siamo in condizione di poterlo affrontare perche' lo conosciamo meglio, siamo piu' attrezzati". Quanti posti ci saranno in terapia intensiva in autunno? 'Quelli che servono, noi non abbiamo smantellato, abbiamo ridimensionato alcune situazioni ma e' chiaro che alla fine o alla meta' di settembre saremo nelle condizioni di poter riproporre lo stesso schema applicato ai primi di marzo. Non e' stata la fata turchina a impedire che la Sicilia potesse diventare il Veneto o l'Emilia Romagna o Lombardia, e' stato un sistema di prevenzione anticipato, una linea del rigore e fermezza imposta gia' il 27 febbraio quando ancora non c'era la proclamazione dell'emergenza nazionale e un sistema sanitario e un patos tra il personale mai registrato in passato, un pizzico di fortuna e il risultato e' sotto gli occhi di tutti, la Sicilia e' una delle regioni piu' sicure e piu' virtuose in Italia. Tutto e' frutto di un gioco di squadra che ha visto impegnato il pubblico e il privato". Un'ultima battuta di stretta attualita' politica, con l'ingresso in giunta della Lega di Salvini, che ha creato un po' di fibrillazioni nella squadra di Governo. 'Parliamo di cose serie - conclude Musumeci all'Italpress - l'assessore lo nomino io e lo scelgo io, e' chiaro che la forza politica, il segretario regionale propone una rosa di nomi ma e' normale questo. Presto ci saro' anche il nuovo assessore che sara' sicilianissimo". Quanti posti ci saranno in terapia intensiva in autunno? 'Quelli che servono, noi non abbiamo smantellato, abbiamo ridimensionato alcune situazioni ma e' chiaro che alla fine o alla meta' di settembre saremo nelle condizioni di poter riproporre lo stesso schema applicato ai primi di marzo. Non e' stata la fata turchina a impedire che la Sicilia potesse diventare il Veneto o l'Emilia Romagna o Lombardia, e' stato un sistema di prevenzione anticipato, una linea del rigore e fermezza imposta gia' il 27 febbraio quando ancora non c'era la proclamazione dell'emergenza nazionale e un sistema sanitario e un patos tra il personale mai registrato in passato, un pizzico di fortuna e il risultato e' sotto gli occhi di tutti, la Sicilia e' una delle regioni piu' sicure e piu' virtuose in Italia. Tutto e' frutto di un gioco di squadra che ha visto impegnato il pubblico e il privato". Un'ultima battuta di stretta attualita' politica, con l'ingresso in giunta della Lega di Salvini, che ha creato un po' di fibrillazioni nella squadra di Governo. 'Parliamo di cose serie - conclude Musumeci all'Italpress - l'assessore lo nomino io e lo scelgo io, e' chiaro che la forza politica, il segretario regionale propone una rosa di nomi ma e' normale questo. Presto ci saro' anche il nuovo assessore che sara' sicilianissimo".