Due di Pantelleria bloccati in Tunisia: sono in quarantena forzata
Dalla mattina di ieri due connazionali provenienti da Pantelleria in barca a vela per eseguire un intervento di riparazione in loco sono bloccati a bordo della propria imbarcazione ancorata nel porto di Cap Marina di Monastir, in Tunisia. Le autorità portuali stanno sorvegliando l'autoisolamento dei connazionali, in attesa di sottoporli ad accertamento sanitario. Lo si apprende da fonti diplomatiche in riferimento alla notizia pubblicata sul sito web del Secolo d'Italia dal titolo 'Armatori italiani trattati da appestati in Tunisia: da stamane quarantena forzata senza acqua né luce'. L'ambasciata, riferiscono le stesse fonti, ha fornito fin da subito massima assistenza ai connazionali, facendo in modo che ricevessero i servizi in banchina, tra cui - viene precisato - acqua ed elettricità. Inoltre, è stato sollecitato l'invio di una delegazione della capitaneria di porto sul posto, che ha loro prospettato alcune opzioni nell'ambito delle misure di contenimento del coronavirus: isolamento a bordo, sbarco con relativo isolamento in un hotel, oppure intervento di un tecnico per riparare il pilota automatico in avaria per il conseguente rientro in Italia. Il ministro della Salute tunisino, contattato dall'ambasciatore, ha assicurato massima assistenza ai connazionali per ciascuna delle tre opzioni da loro scelta. I due connazionali, si apprende infine, hanno già comunicato all'ambasciata l'arrivo del tecnico tunisino a bordo.