Coronavirus, il sindaco di Pozzallo: "Niente allarmismo per i migranti"
"Non c'è alcuna preoccupazione di fondo per questo sbarco di 274 migranti perché la situazione sanitaria è sotto controllo e rispetto a prima non è cambiato nulla. Lo dico innanzitutto da medico dell'emergenza e poi da sindaco di Pozzallo". Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo, non vuole accrescere la psicosi dal virus. Lo fa con cognizione di causa perché sino a qualche mese fa era il primario del pronto soccorso dell'Ospedale 'Maggiore' di Modica. "E' uno sbarco come gli altri - aggiunge Ammatuna - a cui siamo abituati da tempo. Questa volta c'è una misura in più decisa dal ministero dell'Interno ovvero di tenere in quarantena per due settimane secondo i protocolli stabiliti dall'unità di crisi sul Coronavirus i migranti che verranno trasferiti nell'hot spot di Pozzallo. Normale precauzione, ma per favore non creiamo inutili allarmismi perché sappiamo tutti che il virus non arriva dall'Africa".
"A bordo della Ocean Viking non c'è alcun caso sospetto di coronavirus. I migranti sbarcati saranno sottoposti, dopo i controlli sanitari, ad un periodo di restrizione all'interno dell'hotspot per almeno due settimane, al termine del quale saranno trasferiti immediatamente nei luoghi previsti". Lo rende noto il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna. "Nel frattempo, con una ordinanza sindacale, è fatto divieto assoluto di fuoriuscita dei migranti dalla sede dell'hotspot - prosegue - Per quanto attiene, invece, al personale di bordo, con apposita ordinanza della Capitaneria di Porto di Pozzallo, rimarranno sull'imbarcazione in rada per la durata della quarantena". "Ho preteso un rafforzamento delle misure di salvaguardia igienico-sanitaria alla luce della situazione contingente di diffusione del cosiddetto coronavirus - aggiunge - Oltre a ciò, ho richiesto ed ottenuto che sia predisposta, attorno al centro di accoglienza, una intensa vigilanza delle forze dell'ordine per impedire ogni possibile forma di contatto con l'esterno e qualsiasi uscita non autorizzata di migranti". Le autorità sanitarie, inoltre, avranno cura di mettere in atto ogni protocollo di protezione sanitaria, anche ulteriore a quanto stabilito a livello nazionale, in modo da evitare qualsiasi contaminazione da interferenza con gli operatori addetti all'assistenza dei migranti. "Siamo impegnati - afferma Ammatuna - a prevenire ed eliminare qualsiasi pericolo minacci l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana e per raggiungere questi obiettivi confido nella collaborazione di tutta la cittadinanza, sulla cui disponibilità non nutro alcun dubbio"