Capitale italiana della cultura 2021: l'ex Provincia di Ragusa "fa il tifo" per Scicli
L’ex Provincia Regionale di Ragusa - oggi Libero Consorzio Comunale – si schiera a fianco di Scicli nella corsa alla candidatura a capitale italiana della cultura 2021. E lo fa con un atto formale a firma del commissario straordinario, Salvatore Piazza: una delibera di giunta – la numero 13 del 20 febbraio scorso – con la quale l’ex Provincia aderisce alla candidatura del Comune di Scicli e concede il patrocinio condividendo l’importanza del progetto per la promozione e lo sviluppo dell’intera comunità iblea. La richiesta di patrocinio era stata avanzata al Libero Consorzio dal sindaco di Scicli, Enzo Giannone, il 30 gennaio.
Nella delibera a firma del Commissario Piazza si elencano i motivi che hanno indotto l’ex Provincia ad una sorta di “raccomandazione” , di endorsement, di appoggio politico proveniente da un ente sovracomunale che, seppure in regime commissariale, dovrebbe garantire sostegno a tutti coloro che partecipano ad una competizione: in questo caso, culturale.
Vale la pena, infatti, ricordare che alla candidatura a capitale italiana della cultura 2021 partecipa anche un’altra città del territorio ibleo, vale a dire Modica. E se – come si richiama nella delibera del Libero Consorzio – Scicli è inserita nel sito Unesco del Barocco del Val di Noto, di quel sito fa parte anche Modica. Così come, sia a Scicli che a Modica e in altri centri del sud est siciliano, si verificò il “miracolo” della ricostruzione dopo il terremoto del 1693. Tante cose in comune, dunque, che non depongono a favore della imparzialità e della trasparenza che dovrebbe guidare l’azione di un ente sovracomunale. Fra l’altro, l’ex Provincia, avrebbe dovuto apprezzare il fatto che, in un territorio esteso quanto un quartiere di Roma, ci siano due realtà – Modica e Scicli – a contendersi un titolo di prestigio. Senza bisogno della “raccomandazione” di un Ente commissariato e, sostanzialmente, inutile.