Rivolta a Pachino per la strada chiusa, chiesto un incontro con il prefetto
Le associazioni di categoria di Pachino sono sul piede di guerra per la chiusura della Provinciale 19. Scendono in campo anche la pro Loco di Marzamemi, Cenaco di Marzamemi, e l'Associazione commercianti e artigiani di Pachino, che chiedono un incontro urgente con il prefetto di Siracusa. Ecco il testo di un documento diffuso questa mattina alla stampa.
Facendo affidamento sui solenni impegni più volte ribaditi, ci aspettavamo di vedere finalmente conclusi in questo mese di febbraio i lavori di realizzazione della bretella che dovevano, sulla base del contratto originario stipulato nel 2011, essere terminati già entro il 22 luglio 2014.
Ed invece, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata l’ordinanza n. 6 del 14 febbraio scorso del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, con cui si dispone, praticamente senza preavviso, la chiusura al transito della strada provinciale tra Noto e Pachino addirittura per cinque mesi!
La zona sud è stata già fortemente penalizzata per l’assenza di uno svincolo autostradale e per gli interminabili i lavori di costruzione di una bretella che, appaltati nove anni fa, si sono protratti in maniera inaccettabile.
Non è possibile che l’estremo sud-est siciliano venga praticamente isolato e che per raggiungere Marzamemi, Pachino, Vendicari, Portopalo di Capo Passero si sia costretti a percorrere l’autostrada fino a Rosolini. Sono intuibili le pesantissime conseguenze per la sopravvivenza stessa di persone colpite da ictus o da infarti, per le quali i tanti minuti che verranno impiegati in più per raggiungere gli ospedali potrebbero risultare fatali. Gravissima sarebbe la penalizzazione di tutte le attività economiche, con quelle del settore turistico in primo piano, di un territorio che già soffre per una crisi che dura da tempo.
Si trovino quindi nell’immediato soluzioni alternative, certamente possibili, e si completino al più presto i lavori di una semplice bretella: quasi dieci anni sono più che sufficienti!Chiediamo pertanto di essere ricevuti dal prefetto Prefetto di Siracusa per rappresentargli l’estrema gravità della situazione.