Estorsioni per 20 anni a Palermo, torna in carcere il boss 'Totuccio' Milano
I finanzieri del Nucleo di polizia economico - finanziaria della Guardia di Finanza, nell'ambito di indagini coordinate dalla Dda di Palermo, hanno eseguito un'ordinanza del Riesame con la quale si dispone la misura della custodia cautelare in carcere per Salvatore Milano detto "Totuccio o Tatieddu", accusato di estorsione aggravata da metodo mafioso. Salvatore Milano, storico uomo d'onore appartenente alla famiglia mafiosa di Palermo Centro, ha rivestito, tra l'altro, il ruolo di "cassiere" del mandamento mafioso di Porta Nuova provvedendo al sostentamento degli esponenti mafiosi detenuti o da poco scarcerati. Milano era stato arrestato già nel 2008 e condannato in via definitiva dalla Corte d'Appello di Palermo per associazione mafiosa in seguito all'operazione "Perseo", durante la quale era stato scoperto il primo tentativo di ricostruire la Commissione provinciale di Palermo di Cosa Nostra. Obiettivo riuscito invece a suo nipote, Leandro Greco, sottoposto a fermo con l'operazione "Cupola 2.0", proprio in ragione della sua partecipazione alla "Commissione". I finanzieri tra il 2016 e il 2017 avrebbero accertato il ruolo di Milano circa una estorsione nei confronti di un'attività commerciale del centro storico. I titolari del negozio avrebbero pagato tra 500 e 1000 euro per la "messa a posto", necessaria per ottenere l'autorizzazione ad esercitare la loro attività nel territorio del mandamento ed evitare danneggiamenti o altri atti ritorsivi. Le dazioni di denaro erano annotate dagli imprenditori in una agenda, ritrovata dai finanzieri nel corso di perquisizioni. Dall'esame degli appunti è emerso come per circa 20 anni avrebbero effettuato pagamenti periodici, per l'importo complessivo di 250mila euro, a tale Totuccio, che secondo gli investigatori era proprio Milano.