Ragusa, la morte di Loris: attesa oggi la sentenza della Cassazione
C'è attesa per la sentenza prevista per oggi della prima sezione penale della Corte di Cassazione, chiamata a decidere sulla condanna a 30 anni per Veronica Panarello, la donna accusata di aver ucciso, cinque anni fa, il figlioletto di 8 anni, Loris Stival, a Santa Croce di Camerina. La condanna a 30 anni della donna è stata disposta in primo grado dal Gup di Ragusa, Andrea Reale, poi confermata dalla Corte d'assise d'appello di Catania nell'estate dello scorso anno. Il ricorso depositato nei mesi scorsi dal difensore, Francesco Villardita, rileva "l'illogicità" della sentenza di secondo grado, a partire dalla ricostruzione del delitto.
La conferma della condanna a 30 anni di reclusione nei confronti di Veronica Panarello, accusata di aver ucciso il figlio Loris di 8 anni occultandone anche il cadavere, è stato chiesto dal pg della Cassazione. La donna era stata condannata a30 anni dalla Corte d'assise d'appello di Catania, e la stessa pena le era stata inflitta in primo grado. Ad avviso del pg, il verdetto deve essere convalidato. In particolare, il Pg della Suprema Corte Roberta Maria Barberino ha chiesto agli 'ermellini' il "rigetto" del ricorso presentato dalla difesa di Veronica Panarello. La donna è accusata di aver ucciso il figlioletto Loris di otto anni strangolandolo con alcune fascette di plastica e di aver poi gettato il suo corpo in un canalone in campagna. Il bambino è stato ucciso il 29 ottobre 2014 nell'abitazione di famiglia a Santa Croce Camerina (Ragusa). Panarello venne fermata a dicembre.