Caso Cucchi, condannati a Roma due carabinieri: 12 anni per omicidio
I due carabinieri Di Bernardo e D'Alessandro condannati in primo grado a 12 anni per omicidio preterintenzionale nel processo per la morte di Stefano Cucchi. Il primo a parlare dei colpi ricevuti da Cucchi fu Francesco Tedesco, anche lui imputato al processo: è stato condannato a due anni e sei mesi per falso ed assolto dall'accusa di omicidio preterintenzionale. Il maresciallo Mandolini è stato condannato a tre anni 8 mesi per il falso mentre è stato assolto dalla calunnia dopo che il reato è stato riqualificato in falsa testimonianza. Anche il carabiniere Nicolardi è stato assolto dall'accusa di calunnia. Oggi si è chiuso anche il processo d'appello a cinque medici coinvolti nella vicenda. Accuse prescritte per quattro camici bianchi, assoluzione per una dottoressa. Il reato contestato era di omicidio colposo. "Stefano è stato ucciso, questo lo sapevamo e lo ripetiamo da 10 anni. Forse ora potrà risposare in pace". Così Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, in aula alla lettura della sentenza. "Un po' di sollievo dopo 10 anni di dolore e di processi non veri". Così Rita Calore, madre di Stefano Cucchi dopo la sentenza di condanna dei due carabinieri abbracciando il marito. Subito dopo la sentenza visibilmente commosso un carabiniere ha fatto il baciamano alla donna. "L'ho fatto perchè finalmente dopo tutti questi anni è stata fatta giustizia", dice il militare mentre accompagna i genitori di Stefano Cucchi, anche loro commossi, fuori dall'aula di Rebibbia dove si è celebrato il processo.