La Scherma Modica festeggia 35 anni di successi: nasceva nel novembre del 1984
35^ COMPLEANNO DELLA SCHERMA MODICA
Proprio in questi giorni di novembre del 1984 nasceva la Scherma Modica. Sono trascorsi 35 anni di storia e di successi, che hanno portato al primo Oro Olimpico della provincia iblea, ad 11 medaglie d’oro ai Campionati Mondiali, 5 medaglie d’oro a Campionati Europei, 7 titoli italiani per società e 24 titoli Italiani individuali. Ora come allora, la Scherma Modica continua a scrivere la sua storia con la stessa voglia e la stessa passione che l’ha sempre contraddistinta. Merito certamente di quel “visionario” del maestro Scarso che volle intraprendere il folle progetto di portare la scherma a Modica, e che poi lo portò a diventare addirittura il presidente della federazione italiana scherma; dello staff tecnico e dirigenziale attuale e che si sono succeduti negli anni; di tutti gli atleti che hanno calcato le pedane al Castello prima e al PalaMoak oggi; delle famiglie che li hanno supportati e che hanno fatto e sempre vissuto in questa società sportiva come una “grande famiglia”; degli sponsor privati che con il loro fondamentale supporto economico hanno collaborato e collaborano tutt’oggi e di tutte le Amministrazioni che hanno sempre creduto e riconosciuto a questa società sportiva un importante ruolo sociale ed educativo svolto nei confronti dei giovani e giovanissimi, prima ancora che nel ruolo di vero e proprio ambasciatore sportivo in giro per l’Italia e il mondo della città di Modica.
Esattamente nel giorno del compleanno della società due suoi schermidori gareggiavano in giro per il mondo, sintetizzando il presente e il futuro agonistico della stessa. Mentre Giorgio Avola era impegnato a Bonn in Coppa del Mondo Assoluta, a Budapest il quattordicenne Francesco Spampinato debuttava in una prova del circuito europei cadetti. Non fortunatissima la trasferta tedesca per Avola. Nella prova individuale al primo assalto del tabellone dei 64 partiva con il freno a mano tirato, trovandosi in poco tempo sotto per 0/8 contro l’ostico francese Cadot, prima di risvegliare l’orgoglio del grande campione ed effettuare una memorabile rimonta che l’ha portato a vincere il match per 13/12 nel minuto supplementare. Anche nel turno successivo si è ritrovato ad un passo dall’eliminazione contro il giovane talento emergente russo Borodachev che si era portato sul 14/12 prima che “Il Conte” scalasse la marcia e facesse suo il match anche qui con una grande prova di carattere per 15/12. Nell’assalto degli ottavi di finale sfortunato accoppiamento contro il compagno di nazionale Cassarà, contro il quale, probabilmente complice anche il grande dispendio di energie fisiche e mentali degli incontri precedenti, nulla ha potuto cedendo il passo per 7/15. Il giorno successivo nella gara a squadre Avola e compagni, dopo aver superato Brasile e Giappone, in semifinale sono stati fermati da una sorprendente Korea in grande forma, e poi nella finalina per il bronzo hanno ceduto al confronto contro la Russia. Un quarto posto finale che aggiunge un ulteriore passo verso la qualificazione della squadra alle Olimpiadi di Tokyo, ma che non essendo ancora sufficiente per una matematica qualificazione deve lasciare alta l’attenzione per i prossimi appuntamenti a squadre.
A Budapest invece il giovane Francesco Spampinato, viveva la sua prima esperienza internazionale tra gli under17, categoria alla quale è approdato da pochi mesi. Affrontato il girone eliminatorio con un po’ di emozione, lo superava con 4 vittorie e 2 sconfitte. Al primo turno di diretta vinceva 15/9 contro un ucraino, per poi cedere contro un inglese al turno successivo. Il risultato più importante l’esperienza acquisita da far fruttare negli appuntamenti futuri. Per lui e il compagno di sala Marco Palermo comunque già il prossimo weekend possibilità di riscatto, alla prima prova giovani a Ravenna.