Rapinano la banca Credem a Catania, bloccati e arrestati
Grazie all’intervento congiunto di Volanti e Squadra Mobile, nella giornata di ieri è stata sventata una rapina a un istituto bancario di via Giacomo Leopardi: a finire in manette i pregiudicati Antonino Vinci, 20 anni, Davide Junior Piacente, di 32, e Mario Cici, di 26. Insieme a loro Stefano Platania, di 22, tutti sono indagati per il reato di rapina aggravata in concorso ai danni della Banca Credem, filiale di via G. Leopardi.
L’allarme è stato diramato intorno alle 15.55, quando la Sala operativa della Questura ha diffuso una nota radio nella quale era segnalata una rapina in corso presso la filiale dell'istituto di credito Credem di via Giacomo Leopardi: immediatamente, sono giunti sul posto diversi equipaggi della Squadra Mobile e dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
I poliziotti della Volante, non appena raggiunto l’esterno dell’istituto di credito, si sono messi alla ricerca di soggetti che potessero fungere da “palo”, senza notarne alcuno, così come non sono stati notati nelle vicinanze veicoli col motore acceso.
Peraltro, le porte d'accesso ai locali dell'istituto bancario erano regolarmente chiuse: apparentemente, quindi, sembrava tutto a posto.
Ciò, però, non è stato sufficiente per i poliziotti e, al fine di verificare la veridicità della segnalazione, gli operatori dell'U.P.G.S.P. hanno controllato le sale interne della banca in cui, stranamente, nonostante le luci fossero ancora accese non si notava la presenza di alcun impiegato.
A quel punto, la situazione si è fatta sospetta e, quindi, gli agenti hanno fatto per entrare nella banca per verificare più approfonditamente.
Ma giunti dinnanzi alla porta a bussola, si sono trovati difronte due uomini, uno dell'apparente età di 50 anni circa e l'altro più giovane, entrambi abbigliati elegantemente, i quali, da dietro il vetro blindato, gesticolando, hanno fatto segno che non era accaduto nulla e che andava tutto bene.
Ancora una volta, l’esperienza e il “fiuto” dei poliziotti ha avuto la meglio sul goffo tentativo di dissimulazione e, non fidandosi delle rassicurazioni dei due soggetti, gli operatori gli hanno intimato di sbloccare l 'ingresso per poter accedere all’interno.
Dopo un un attimo di esitazione, i due uomini si sono diretti dietro al banco e hanno permesso agli agenti di entrare. All’interno dell’istituto di credito, i poliziotti hanno immediatamente individuato, tra i presenti, tre soggetti, uno dei quali vestito con tuta da meccanico successivamente identificato per Piacente, che tentavano di “passare inosservati”. A quel punto, il dubbio è diventato una quasi certezza: con grande attenzione e la sapiente applicazione di tecniche operative che hanno salvaguardato la sicurezza di quanti si trovavano all’interno della banca, i tre sono stati fatti sdraiare a terra e, quindi, bloccati. Ai poliziotti sono bastati pochi istanti, infatti, per capire che erano stati loro a intimidire il personale bancario affinché simulasse una situazione di tranquillità.
Nel contempo, il personale della Squadra Mobile, sopraggiunto sul posto, ha appurato che il giovane ben vestito presentatosi insieme al cinquantenne, poi risultato essere il direttore della filiale, dopo averlo minacciato, prima del sopraggiungere degli altri equipaggi, era riuscito ad allontanarsi.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno subito fornito le descrizioni del soggetto agli altri equipaggi che già avevano “cinturato” la zona, secondo un preciso piano previsto in caso di rapine, mettendosi alla ricerca del malvivente mancante.
Invero, dopo pochi muniti, un equipaggio della Squadra Antirapine, ha individuato in via Santangelo Fulci un uomo con occhiali da vista, capelli corti chiari, vestito di scuro che camminava frettolosamente. Tale descrizione si attagliava precisamente a quella diramata via radio: era lui il quarto rapinatore che era appena riuscito a dileguarsi abilmente dalla Credem.
Il malfattore, poi identificato in Cici, è stato subito bloccato e perquisito: addosso gli è stata trovata la somma di 3.100 euro con ciò chiarendo definitivamente che era lui colui che aveva il bottino della rapina.
I rapinatori sono stati arrestati e condotti in Questura da dove, espletate le formalità di rito, sono stati condotti nel carcere Piazza Lanza, a disposizione dell’autorità giudiziaria.