Boss pentito nel Palermitano, rivelazioni su affari e omicidi
Un nuovo collaboratore di giustizia ha iniziato a parlare con i pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo: e' Andrea Lombardo, 36 anni, ed e' originario di Altavilla Milicia (Palermo), un paese della costa orientale del capoluogo siciliano, negli anni '80 al centro di quello che fu definito "il triangolo della morte", perche', con i vicini centri di Bagheria e Casteldaccia, fu teatro di una serie di omicidi. Lombardo, figlio del boss del paese Francesco, di 62 anni, sta rivelando ai magistrati e ai carabinieri del Comando provinciale e della Compagnia di Bagheria dettagli su estorsioni, appalti e affari in quella zona ancor oggi ad altissima densita' mafiosa, tanto che lui e il padre sono stati condannati piu' volte, nei processi Argo, Reset 1 e Reset 2, e che in giugno avevano subito il sequestro dei beni, fra i quali c'e' il bar Bellevue di Altavilla. I Lombardo sono imputati anche dell'omicidio di Vincenzo Urso, imprenditore ucciso all'eta' di 30 anni, nell'ottobre del 2009. Secondo l'accusa, la vittima avrebbe pagato un doppio affronto: da una parte l'interruzione di una relazione con la figlia di Francesco Lombardo, sorella di Andrea; dall'altra l'essersi messo in concorrenza con gli ex suocero e cognato nell'accaparrarsi appalti e lavori pubblici.Il trentaseienne di Altavilla e' l'ennesimo collaboratore di giustizia della sua zona: il suo pentimento potrebbe chiudere il cerchio su una serie di indagini e processi, a cominciare da quelli che riguardano lui stesso e il padre.