Siracusa, Vinciullo sul servizio Asacom: "Risorse insufficienti e in ritardo"
È stato pubblicato, in data 8 ottobre, il Decreto con il quale l’Assessorato regionale della Famiglia, in applicazione dell’art. 6 della L.R. 24 del 5/12/2016 “Funzioni di assistenza agli alunni disabili delegati alle Città Metropolitane ed ai Liberi Consorzi comunali”, ha impegnato le somme destinate alle varie Città Metropolitane e alle ex Province per il periodo scolastico settembre/dicembre 2018. Lo comunica Vincenzo Vinciullo.
La somma che viene assegnata agli Enti Locali, anziché essere al 100%, è stata decurtata del 52% in quanto sono state impegnate solo il 48,1866% delle somme necessarie per far partire le attività di “assistenza agli alunni con disabilità fisiche o sensoriali con particolare riguardo ai servizi di trasporto, di convitto e semi convitto si servizi relativi agli ambiti igienico – personale, comunicazione extra scolastica, attività extra scolastica integrativa e autonoma e comunicazione, per l’anno scolastico 2018/2019”.
Come è a tutti noto, ha proseguito Vinciullo, l’art. 6 della Legge Regionale 5/12/2016, n.24, di cui sono stato relatore, ha previsto che, per gli Esercizi Finanziari 2017 e 2018, fossero stanziati 19.150 migliaia di euro annui e che queste somme venissero assegnate in maniera equa fra tutte le province, senza disparità di trattamento fra gli studenti e le studentesse delle varie province e prevedendo gli stessi standard in tutte le nove province siciliane.
Dall’esame delle tabelle, invece, emerge che comunità più piccole della nostra, come Ragusa, hanno avuto assegnata una somma quasi doppia rispetto a quella di Siracusa (Ragusa 546.561.59 euro – Siracusa 337.305,92 euro).
Trapani, con una popolazione di poco superiore, ha avuta assegnata una somma quasi tripla (Trapani 826.074,90 euro – Siracusa 337.305,92 euro).
Ancora più scandalosa, ha continuato Vinciullo, è la situazione di Caltanissetta, che prende quasi quanto Siracusa (Caltanissetta 297.355,06 euro – Siracusa 337.305,92 euro), e Messina, che non è certamente così lontana come popolazione da Siracusa, prende quasi 5 volte (Messina 1.518.770,60 euro – Siracusa 337.305,92 euro).
Ora, la Legge Regionale di cui sono stato, ripeto, relatore non prevedeva che le province presentassero il fabbisogno e sommando questi fabbisogni si stabilisse un rapporto percentuale di assegnazione delle risorse, ma nel corso delle lunghissime discussioni in Commissione Bilancio, tramutate poi in legge, si erano stabiliti degli standard e per cui se per un ragazzo l’assistenza costava a Palermo 2 mila l’anno, a Siracusa doveva costare 2 mila euro, cioè non era possibile, come emerso in Commissione Bilancio, che lo stesso soggetto diversamente abile a Palermo riceveva contributi per 15 mila euro e a Siracusa per 1200 euro.
Mi pare di capire che invece si è ritornato all’ancient regime, cioè ai vecchi contestabilissimi metodi di distribuzione delle risorse, che penalizzavano, in maniera evidente e chiara, solo la nostra provincia.
Questa distribuzione, ha proseguito Vinciullo, questa ingiusta suddivisione di risorse, non è accettabile perché se la Regione contribuirà solo al 48% delle somme richieste, la provincia di Siracusa, non potendo integrare le somme necessarie, lascerà a casa i ragazzi e le ragazze diversamente abili, che non potranno frequentare le scuole in modo regolare, ma solo per una parte dell’anno, andando incontro all’evasione dell’obbligo scolastico.
E questo spiega, forse, il motivo per il quale l’assistenza ASACOM non è ancora partita solo in provincia di Siracusa.
Si ha l’impressione che si voglia, cioè, fare partire il servizio il più tardi possibile, lasciando a casa alunni diversamente abili, per coprire il 52% del costo che non è stato assegnato dalla Regione Siciliana alla provincia di Siracusa.
Ora, ha continuato Vinciullo, io capisco che ogni azione o provvedimento del Governo regionale diventa motivo di polemica e opposizione: dalla Rete sanitaria al 118, dalle risorse finanziarie alla formazione, adesso all’ASACOM, quindi sarebbe opportuno che si vigilasse con maggiore attenzione e si cercasse di tutelare e difendere la Nostra provincia dall’aggressione quotidiana che catanesi, palermitani, nisseni e ragusani… hanno intrapreso ai danni del nostro territorio.
Il DDG dell’8 ottobre, inoltre, volutamente non è chiaro in quanto viene indicata solo la somma che si intende utilizzare, ma non viene indicata quale è stata la somma fino ad oggi utilizzata, per verificare se le somme stanziate dal vecchio Parlamento, nel 2016, sono state interamente impegnate, oppure vi sono delle ulteriori riserve di cui non conosciamo le finalità.
L’impressione che si ha è quella, quindi, di un provvedimento destinato, volutamente, a non essere registrato dalla Ragioneria dell’Assessorato stesso.
Infine, ha concluso Vinciullo, e questa è l’assurdità del provvedimento, non viene tenuto in alcuna considerazione il fatto che la provincia di Siracusa ha il maggior numero di sezioni scolastiche fra i Liberi Consorzi di Comuni e quindi, presumibilmente, anche di alunni diversamente abili. In particolare: Siracusa ha 210 sezioni, Agrigento 211, Trapani 204, Ragusa 155, Caltanissetta 143, Enna 92.
Poi, è insopportabile il rapporto con Messina, che ha 281 sezioni scolastiche, di fronte alle 210 di Siracusa e il contributo è di 1.518.770,60 euro, quasi 5 volte quello di Siracusa!!
Pertanto, non possiamo non dire, ancora una volta, che la Nostra provincia viene quotidianamente mortificata da questo Governo regionale.