Giustizia, Bonafede a Catania: "Entro il 2019 apriremo 1000 tribunalini"
"Serve un processo che non sia finalizzato alla quantità dei temi, ma alla qualità del procedimento giudiziario. Il punto di partenza e' fare si' che ci sia un buon andamento del sistema giustizia nell'interesse dei cittadini". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede al XXXIV Congresso nazionale forense a Catania. "Oltre ad essere fondamentale per tutti noi il ruolo dell'avvocato, del cancelliere, degli addetti ai lavori - ha aggiunto il ministro - deve essere fondamentale il consenso del cittadino che per la prima volta entra in Tribunale e vuole un servizio di qualità. Ci sono delle dinamiche che i cittadini non comprendono più: quei tempi morti e quelle situazioni che non danno risposta alle esigenze degli italiani". "Il processo - ha sottolineato Bonafede - deve decidere se tizio ha ragione o torto. Lo sforzo che stiamo facendo, e i risultati li vedrete presto perche' saranno pubblicati sul sito del ministero è perche' ci sia un'interlocuzione immediata con gli addetti ai lavori. Serve un rito semplice e semplificato - chiosa il ministro - se il cittadino si rivolge solo all'avvocato io avrò una forma di 'delegata giustizia' perché il cittadino non ci capisce più alcunché". Il ministro ha pure aggiunto: "Ci sarà un investimento importantissimo sulle risorse per la giustizia. Abbiamo bisogno di magistrati e di un sistema giustizia diverso, con numeri importanti".
Il ministro è intervenuto anche sui tribunli chiusi dopo la Riforma, che interessano in particolar modo città come Modica, Nicosia e Mistretta. "Stiamo studiando le possibili soluzioni per i 'Tribunalini'. L'obiettivo è di aprirne mille entro il 2019 un impegno importante, ma assolutamente realizzabile. Non ci sarà la chiusura per le sezioni fallimentari locali, ma abbiamo sentito la necessità di dare precedenza alle istanze territoriali con gli uffici di prossimità".