Scritta "minchia" su una luminaria a Palermo, è polemica
Sdoganata alcuni anni fa da una canzone di Giorgio Faletti, "Signor tenente", che all'inizio di ogni strofa utilizzava la parola dialettale "minchia", adesso il termine compare in una luminaria installata in via Alloro, a Palermo, dagli organizzatori di "Manifesta 12", la Biennale nomade europea in corso nel capoluogo siciliano nell'anno di Palermo Capitale della cultura.
Il consigliere comunale Sabrina Figuccia grida allo scandalo: "Come se non fosse bastata l'installazione 'artistica' dell'amplesso di un tizio con un albero (video proiettato all'Orto botanico, sempre nell'ambito di Manifesta - ndr), arriva anche questa bella novità che, probabilmente, rispecchia la visione contorta di qualche 'artista' foraggiato da fondi pubblici". "Stamattina - conclude Figuccia - in una lettera inviata al sindaco ho chiesto l'accesso agli atti per conoscere quanto è stata pagata questa installazione, chi ha sostenuto i costi e se Orlando ritiene che simili episodi facciano bene all'immagine della città".